A causa della contrazione del mercato e dell’aumento della repressione, un contingente sempre più crescente di aziende europee stanno lasciando la Cina.
La settimana scorsa il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto ad una riunione interna del Partito Comunista di sforzarsi “per modernizzare e migliorare le capacità di sicurezza nazionale" di fronte alle «circostanze difficili che il Paese deve affrontare». Ha sottolineato la necessità di «essere preparati ad affrontare scenari peggiori ed estremi» ed essere pronti a «sopportare forti venti, acque agitate e persino tempeste pericolose».
Nel suo discorso Xi non ha specificato in cosa consistono questi problemi, anche se la stampa locale fa riferimento agli attriti con gli Stati Uniti, le tensioni nel Mar Cinese Meridionale e la questione di Taiwan come le principali preoccupazioni della leadership cinese.
Chen Yixin, capo della Sicurezza di Stato del regime di Pechino, è una delle persone più fidate di Xi Jinping. Gli ha fatto subito eco, chiedendo alle autorità statali di inasprire ulteriormente le leggi.
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