Chi comprerà il debito? Il grande dilemma dei governi indebitati

Redazione Money Premium

15 Agosto 2025 - 07:08

Il fabbisogno di finanziamento statale cresce, ma i compratori storici dei titoli pubblici diminuiscono. Tra banche centrali in ritirata e fondi pensione in evoluzione, il rischio aumenta.

Chi comprerà il debito? Il grande dilemma dei governi indebitati

Nel cuore delle economie sviluppate si sta profilando una crescente crisi di fiducia nel mercato del debito pubblico. I governi necessitano di ingenti somme per finanziare le proprie attività, ma i compratori tradizionali delle loro obbligazioni sovrane stanno svanendo. L’ultima analisi dell’OCSE mette nero su bianco una realtà preoccupante: nel 2025 l’emissione di titoli di Stato dei paesi membri raggiungerà i 17mila miliardi di dollari, rispetto ai 14mila miliardi del 2023. Il debito complessivo salirà così a 59mila miliardi, pari all’84% del PIL aggregato.

La fragilità del sistema si accentua considerando che circa il 45% di questo debito scadrà entro il 2027, costringendo i governi a rifinanziarlo a tassi d’interesse significativamente più alti rispetto al passato. In media, i costi per interessi sul debito rappresentano già il 3,3% del PIL dei paesi OCSE, superando la spesa per la difesa.

La soluzione più ovvia—ridurre i deficit fiscali—si scontra con dinamiche politiche complesse. Aumenti di tasse o tagli alla spesa rischiano di spingere gli elettori verso partiti populisti, spesso inclini ad espandere ulteriormente la spesa pubblica. [...]

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