Cessione del credito per quattro volte, ma non per tutti: le ultime novità per i bonus casa

Rosaria Imparato

9 Aprile 2022 - 10:35

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Sarà possibile una quarta cessione del credito per i bonus casa, ma solo per alcuni soggetti, come banche e compagnie assicurative. La novità è contenuta in un emendamento al dl Bollette.

Cessione del credito per quattro volte, ma non per tutti: le ultime novità per i bonus casa

Cambia ancora la normativa della cessione del credito: si può arrivare a una quarta cessione, ma la possibilità non viene data a tutti i contribuenti. Anzi, la platea di beneficiari di questa nuova chance è particolarmente ristretta, tanto che la novità, contenuta in un emendamento alla legge di conversione del decreto Bollette, assume i contorni della complicazione più che dell’opportunità.

Nello stesso emendamento è contenuta anche la proroga per la comunicazione all’Agenzia delle entrate relativa alle opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura, ma anche in questo caso il rinvio della scadenza dell’adempimento è dedicato a una ristretta categoria di soggetti. Vediamo quali sono le ultime novità sui bonus edilizi.

Quarta cessione del credito per i bonus edilizi: a chi spetta?

L’emendamento alla legge di conversione del decreto Bollette è il 28.04 (primo firmatario Patrizia Terzoni del Movimento 5 Stelle) è stato approvato dalle commissioni Ambiente-Attività produttive della Camera. L’emendamento va a modificare l’articolo 121 comma 1 lettere a) e b) del decreto Rilancio, cambiando nuovamente i parametri della cessione del credito.

La novità parte dal 1° maggio, data in cui sarà possibile effettuare una quarta cessione del credito solo per:

  • banche e intermediari finanziari iscritti all’albo dell’articolo 106 del Testo unico bancario e società appartenenti a gruppi bancari;
  • compagnie assicurative.

Solo questi soggetti hanno a disposizione un’ulteriore cessione, che è libera, quindi può essere effettuata a chiunque. L’obiettivo è quello di aumentare la flessibilità nella gestione dei crediti, altrimenti il rischio è che le banche esauriscano la capienza fiscale.

Ma allora dov’è l’inghippo? Il problema arriva con la seconda parte dell’emendamento:

“Il cedente è in ogni caso responsabile solidalmente per il recupero dell’importo di cui al comma 5, ferma restando l’eventuale ulteriore responsabilità solidale in capo ad altro soggetto, ai sensi del comma 6”

I commi a cui si riferisce l’emendamento sono sempre quelli dell’articolo 121 del decreto Rilancio. In sostanza, l’emendamento stabilisce che chi opera la quarta cessione si assume la responsabilità con il titolare della detrazione in caso di controlli sui requisiti che danno diritto al bonus edilizio da parte dell’Agenzia delle entrate.

Con questo impianto diventa poco conveniente per le banche effettuare la quarta cessione, perché diventa difficile acquisire le garanzie necessarie per evitare i rischi.

Bonus casa, proroga della comunicazione della cessione del credito per le imprese

La seconda novità contenuta nell’emendamento approvato riguarda la proroga della scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle entrate delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.

La scadenza, già slittata varie volte e attualmente fissata al 29 aprile, viene sdoppiata. Per le imprese, infatti, la nuova scadenza sarà il 15 ottobre 2022. Nello specifico, la proroga interessa:

  • i soggetti Ires;
  • le partite Iva.

Si tratta, quindi, di una novità che interessa i soggetti che devono presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022. Per i privati cittadini, invece, rimane la scadenza del 29 aprile.

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