Cartelle e avvisi al via dal 1° marzo: il silenzio di Draghi sulla Riscossione

Rosaria Imparato

18 Febbraio 2021 - 10:23

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Cartelle esattoriali e avvisi, dal 1° marzo riprenderà l’attività della Riscossione: durante il discorso al Senato del 17 febbraio Draghi non ha fatto riferimento alla proroga della sospensione delle notifiche fiscali. I 50 milioni di atti potrebbero essere inviati spalmati su due anni.

Cartelle e avvisi al via dal 1° marzo: il silenzio di Draghi sulla Riscossione

Cartelle e avvisi ripartiranno dal 1° marzo: si tratta di 50 milioni di notifiche fiscali a cui il Presidente Draghi non ha fatto riferimento durante il suo discorso al Senato del 17 febbraio.

Draghi ha ottenuto la fiducia: con 304 senatrici e senatori presenti, 262 sono stati i voti favorevoli, 40 i contrari, e 2 gli astenuti.

Durante il suo discorso ha illustrato l’agenda del nuovo Esecutivo, soffermandosi sulle priorità dell’emergenza da un lato, e sulla necessità di affrontare riforme strutturali del Fisco e della Pubblica Amministrazione dall’altro.

La Riscossione, invece, non è stata nominata: non fa parte -sembra- della priorità da affrontare a stretto giro.

Cartelle e avvisi al via dal 1° marzo: il silenzio di Draghi sulla Riscossione

Pare che la sospensione dell’invio delle cartelle esattoriali a opera del decreto legge n. 7/2021 sia l’ultima: la tregua fiscale durerà fino al 28 febbraio.

Questo significa che dal 1° marzo partiranno 50 milioni di atti (di cui 34 milioni di cartelle esattoriali e 16 milioni di avvisi dell’Agenzia delle Entrate): si tratta delle notifiche fiscali sospese durante tutto il periodo dell’emergenza sanitaria.

Probabilmente però i 50 milioni di atti non saranno inviati tutti insieme, in modo massiccio. I tecnici del MEF stanno valutando una sorta di partenza soft diluita nell’arco di due anni.

In realtà l’invio della totalità degli atti in una sola volta sarebbe controproducente per la stessa Agenzia, che ha già preventivato di dover gestire reclami e richieste di chiarimenti, ma con la possibilità di accedere agli uffici in modo limitato a causa delle restrizioni per la pandemia.

Cartelle e avvisi dal 1° marzo 2021: la proroga della Riscossione non è tra le priorità di Draghi

Durante il suo discorso al Senato però Draghi ha parlato della necessità di riformare l’Irpef per “semplificare e razionalizzare il prelievo”. Per farlo, bisogna ridurre il carico fiscale e preservare la progressività dell’imposta, continuando a puntare sulla lotta all’evasione fiscale.

Il Fisco, ha continuato Draghi nel suo intervento al Senato, è l’architrave della politica di bilancio e come tale una riforma va studiata al dettaglio: il sistema tributario è un meccanismo complesso in cui “le cui parti si legano una all’altra, non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta”.

Col Governo Draghi cambieranno, probabilmente, i meccanismi del regime forfettario: non resta che aspettare anche il voto di fiducia alla Camera per vedere cosa accadrà quando il nuovo Esecutivo si metterà davvero al lavoro.

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