Buffett investe nella prima IPO dopo 64 anni

Mario D’Angelo

17/09/2020

05/05/2021 - 13:04

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Non accadeva dal ’56 che Buffett scommettesse su una IPO. Ecco quale società gli ha fatto cambiare idea

Buffett investe nella prima IPO dopo 64 anni

Non accadeva dal 1956. Per la prima volta da molto tempo a questa parte, Warren Buffett ha scommesso su una IPO, una mossa che gli ha permesso di guadagnare circa 800 milioni di dollari in maniera molto rapida. L’offerta pubblica iniziale in questione è quella di Snowflake, una società di software che ha più che raddoppiato il suo valore mercoledì.

Quella di Snowflake è diventata così la IPO di un’azienda di software più grande di sempre.

Buffett investe in una IPO per la prima volta dal ’56

Era celebre l’avversione del miracolo di Omaha nei confronti delle IPO, un investimento che di frequente ha persino preso in giro. L’ultima su cui Buffett aveva scommesso risale addirittura al 1956, l’IPO di Ford.

Eppure Berkshire Hathaway ha acquistato 250 milioni di azioni della società tech Snowflake al prezzo iniziale, e altre 4,04 milioni di azioni da un altro azionista al prezzo di debutto.

Le azioni Snowflake (SNOW) sono cresciute del 111% a $ 253,93, portando la quota di Berkshire a circa 1,55 miliardi di dollari dai 730 milioni del prezzo iniziale, con un guadagno, per la società d’investimenti, di oltre 800 milioni di dollari.

Nonostante l’ingente somma, si tratta comunque di un investimento inusuale per il miracolo di Omaha, che è sempre stato piuttosto esplicito sulla sua avversione a acquistare azioni di compagnie al loro debutto sul mercato.

IPO, successo per la startup Snowflake

Snowflake, nella sua giornata di debutto, ha venduto 28 milioni di azioni e raccolto quasi 3,4 miliardi di dollari, superando di gran lunga il record precedente per un’azienda software da 1 miliardo detenuto da VMWare dal 2007.

Snowflake è una società che aiuta le compagnie blue chip ad analizzare e condividere grandi quantità di dati sul cloud. Nell’ultimo report ha detto di avere oltre 3.100 clienti, il doppio rispetto all’anno precedente. 146 di questi sono aziende della Fortune 500. Dopo l’IPO, vale 70 miliardi di dollari.

Si tratta di una delle tante startup che avevano annunciato di voler entrare in Borsa entro la fine del 2020. La lista include, fra le altre, anche Airbnb, Palantir e DoorDash. Che Berkshire Hathaway stia pensando di stupire ancora?

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