Brexit: è stallo e l’accordo si allontana. L’estate nera del Regno Unito

Violetta Silvestri

21/08/2020

23/08/2020 - 14:50

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I negoziati sui rapporti post-Brexit tra Unione Europea e Regno Unito sono fermi. Anzi, stanno facendo passi indietro. L’accordo si allontana e il tempo stringe: cosa aspettarsi in questa estate difficile per Londra?

Brexit: è stallo e l’accordo si allontana. L’estate nera del Regno Unito

I negoziati sulla Brexit si complicano e lasciano presagire scenari pessimi per il Regno Unito.

Le ultime novità sui colloqui tra Londra e Bruxelles parlano di un’intesa ancora lontana, anzi di un vero stallo che rischia di lasciare i due negoziatori senza accordo entro il 2021. Tanti sono ancora i nodi da sciogliere prima che i nuovi rapporti tra Unione e Regno Unito siano davvero definiti.

A tracciare uno scenario così pessimistico è Michel Barnier, responsabile Brexit per l’UE. La sessione di incontri appena conclusa non ha portato alcun progresso, ma sol o delusione e preoccupazione.

L’estate si prefigura difficile e calda per il Regno Unito, che proprio oggi ha raggiunto il record negativo per il debito pubblico.

Brexit: “accordo UE-UK sembra improbabile”, dice Barnier

Rispettare i tempi prefissati per raggiungere un accordo legale sui rapporti tra Europa e Regno Unito è quasi impossibile.

Questa l’amara conclusione di Barnier, incaricato ai negoziati Brexit per conto dell’Unione Europea. La settimana, infatti, è terminata con un nulla di fatto sul fronte delle decisioni e questo allontana la possibilità di avere un accordo operativo per il 2021.

Le parole di Barnier sono state chiare:

“Dal lato europeo siamo molto preoccupati dallo stato attuale dei negoziati e non capiamo come rinviare tutte le questioni all’ultimo possa aiutare a raggiungere un accordo. Dovremo iniziare a consolidare un testo legale lavorando insieme”

Tutto è rimandato a settembre, dal 7 all’11, quando ci sarà un nuovo appuntamento a Londra. Ma il tempo corre ed entro ottobre bisogna avere un accordo affinché possa essere implementato entro gennaio 2021.

Sul tavolo restano ancora questioni importanti senza una soluzione, tra queste: ruolo della Corte Europea di Giustizia, l’autonomia legislativa del Regno Unito e la pesca.

Definire i rapporti post-Brexit su questi e altri temi è un’assoluta priorità europea, sella quale, secondo Barnier, il Regno Unito non sta facendo alcun progresso.

In più, c’è da monitorare l’accordo di recesso entro il 31 dicembre soprattutto per quanto riguarda le conseguenze per l’Irlanda. Il Regno Unito sta davvero facendo tutto ciò che gli compete per favorire l’implementazione? Come ha ricordato Barnier:

“L’unico modo di proteggere l’economia irlandese e l’integrità del mercato unico è di garantire il mantenimento della pace nell’isola d’Irlanda”

Sono ancora tanti i dubbi su come finirà la vicenda Brexit. L’Europa resta in allerta.

Regno Unito stretto nelle incertezze

Le novità sulla Brexit hanno gettato nuove ombre sul Regno Unito. I pochi progressi nei colloqui per un accordo commerciale in vista della transizione a fine 2020 hanno subito avuto un impatto sulla sterlina, ai nuovi minimi nel corso della giornata.

Non solo, l’annuncio del record per il debito pubblico, mai così alto nella storia visto che ha superato i 2.000 miliardi di sterline e la conferma di una crisi economica in atto non lasciano presagire una fine estate buona.

La pandemia ha dato colpi pesanti alla nazione. In più le incertezze sulla Brexit e la fragilità della leadership di Johnson potrebbero innescare altri meccanismi di debolezza.

Il Regno Unito rischia di rallentare per molto tempo la sua economia, con l’incognita Brexit a dare maggior pessimismo.

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