Borsa di Milano oggi 6 marzo: Ftse Mib in rialzo, emissione Btp Italia marzo 2028 in corso

Violetta Silvestri - Giacomo Andreoli

06/03/2023

06/03/2023 - 17:59

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Borsa di Milano oggi 6 marzo: il Ftse Mib mantiene la rotta verso i 28.000 punti, con lo spread che segna 183 punti. Sul listino la protagonista è Telecom Italia. In corso l’emissione del Btp Italia.

Borsa di Milano oggi 6 marzo: Ftse Mib in rialzo, emissione Btp Italia marzo 2028 in corso

Borsa di Milano oggi 6 marzo: il Ftse Mib inizia la settimana positivamente, superando la soglia 27.825 punti di chiusura di venerdì scorso.

Lo sfondo dei mercati è sempre dominato dall’attesa per le scelte delle banche centrali, con la Bce che si riunisce a metà mese nella prospettiva, ormai certa, che ci sarà un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse. Secondo Lane ci sarà bisogno di alzare i tassi anche oltre marzo.

Intanto, in Eurozona le vendite al dettaglio di febbraio deludono le attese e il sentiment degli investitori crolla.

Lo spread Bund-Btp scende sui 175 punti e il rendimento del decennale italiano si spegne un po’, segnando un 4,5%.

Nel primo giorno di emissione del Btp Italia indicizzato all’inflazione con scadenza marzo 2028 (cedola minima fissata al 2,00%) la raccolta retail, verso le 11.30, ha superato 1,5 miliardi di euro.

Il Ftse Mib è in rialzo con un protagonista assoluto: il titolo Telecom Italia che svetta nei primi scambi. La novità sulla società è che Cdp Equity e Macquarie hanno pronta l’offerta non vincolante per acquistare il 100% di Netco.

In Europa, le Borse non vanno tutte nella stessa direzione, con il Cac francese e il Dax tedesco in aumento, ma il Ftse 100 in calo.

Borsa di Milano oggi 6 marzo aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib in frazionale rialzo

Il Ftse Mib guadagna lo 0,45% e chiude a 27.949,29. Sul listino principale di Piazza Affari bene Tim (+3,14%). In rialzo anche Poste (+1,83%) e i bancari. Intesa Sanpaolo guadagna lo 0,70%, Banco Bmp il 2,31%, Bper l’1,96% e Unicredit l’1,80%.

In coda, invece, Amplifon (-2,16%), dopo il rally registrato la scorsa settimana. Male anche Fineco (-1,49%). La banca nel mese di febbraio ha registrato una raccolta netta totale pari a 869,8 milioni di euro, meno dei 944,9 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Aggiornamento ore 13.00: Ftse Mib in frazionale rialzo

Il Ftse Mib mantiene il rialzo con un +0,04%. Sul listino Telecom Italia (+2,82%) è ancora il miglior performer. Viaggiano positivi con rialzi oltre l’1% anche Banco Bpm (+1,46%), Leonardo (+1,30%), Nexi (+1,47%), Unicredit (+1,24%).

Crolli per Iveco Group (-1,35%), Amplifon (-2,92%), Erg (-1,17%), Finecobank (-1,77%).

Aggiornamento ore 10.20: Ftse Mib guadagna

Il Ftse Mib sale dello 0,47%. Sul listino svetta Telecom Italia (+3,17%). Sopra la parità le banche, con
Banco Bpm (+1,92%) e UniCredit (+1,57%) migliori delle altre.

In evidenza anche i guadagni di Poste Italiane (+1,14%), Nexi (+1,44%), Leonardo (+1,67%) ed Eni (+1,04%) che ha concluso un accordo negli Emirati Arabi Uniti.

Tonfo, invece, per Amplifon (-3,09%). In rosso anche Campari (-1,02%), Diasorin (-0,71%), Ferrari (-0,66%), Interpump Group (-0,57%), Iveco Group (-1,05%), Italgas (-0,56%), Inwit (-0,44%), Saipem (-1,23%).

Asia mista, futures su azioni Usa in rialzo

I titoli azionari dell’Asia-Pacifico sono stati scambiati in modo misto, mentre gli investitori hanno digerito la notizia dell’obiettivo di crescita della Cina fissato al 5% e hanno guardato avanti a una settimana di dati economici.

Il Nikkei giapponese è salito dell′1,11% e il Topix dello 0,84%. In Corea del Sud, il Kospi ha guadagnato l′1,2% con l’inflazione nazionale che ha mostrato un ulteriore rallentamento a febbraio.

Nella Cina continentale, lo Shanghai Composite è sceso dello 0,3% e lo Shenzhen Component dello 0,2% dopo che domenica il premier cinese Li Keqiang ha pubblicato il rapporto di lavoro del governo della nazione. L’ indice Hang Seng ha lottato per prendere una direzione, ma sta per chiudere in rialzo.

I futures sulle azioni Usa guadagnano. I titoli industriali Dow sono saliti dell′1,75% la scorsa settimana, ponendo fine a una serie di perdite di quattro settimane. L’S&P 500 è avanzato dell′1,90%, mentre il Nasdaq ha chiuso la settimana con un aumento del 2,58%.

Questi guadagni arrivano anche quando il rendimento della nota del Tesoro decennale di riferimento è salito al di sopra del livello psicologico del 4% in vari punti la scorsa settimana. Un movimento al rialzo del rendimento a 10 anni aumenta i costi di prestito per i consumatori e potrebbe segnalare un calo della fiducia degli investitori.

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