Bonus Renzi 100 euro, spetta con la Naspi?

Simone Micocci

10 Luglio 2023 - 11:47

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Chi prende la Naspi ha diritto all’ex bonus Renzi? Ecco le regole in vigore per il trattamento integrativo e indennità di disoccupazione.

Bonus Renzi 100 euro, spetta con la Naspi?

Chi è disoccupato - per perdita involontaria dell’ultimo lavoro - e ne soddisfa i requisiti, può fare domanda per l’indennità di disoccupazione meglio conosciuta come Naspi, con il vantaggio di percepire per un periodo pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni (quindi per un massimo di 24 mesi) un’indennità sostitutiva non molto lontana, lato importo, da quanto guadagnato.

Sulla Naspi si potrebbe applicare anche l’ex bonus Renzi, ossia il trattamento integrativo del valore di 100 euro. Un bonus Irpef che si riversa interamente in busta paga e che appunto può contribuire anche ad aumentare l’importo dell’indennità di disoccupazione.

Anche perché, ricordiamo, la Naspi fa reddito e quindi è soggetta al pagamento delle imposte come l’Irpef. Per questo motivo, al pari di qualsiasi stipendio, l’importo percepito gode di un ulteriore aumento di 100 euro mensili che - è bene sottolineare - viene riconosciuto dall’Inps in una data di pagamento differente dalla rata mensile dell’indennità di disoccupazione.

Come viene calcolata la Naspi

Prima di vedere in che modo si applica il trattamento integrativo da 100 euro - ex bonus Renzi - sulla Naspi, facciamo chiarezza su come viene calcolato l’importo dell’indennità.

Importo che cambia ogni anno visto che è soggetto a rivalutazione, ossia a quella procedura con cui gli importi delle prestazioni previdenziali e assistenziali vengono adeguati al costo della vita così da impedirne una svalutazione.

Nel dettaglio, la Naspi viene così calcolata:

  • come prima cosa si calcola la retribuzione media percepita negli ultimi 4 anni (eccetto per quei periodi che hanno già dato luogo alla Naspi);
  • dopodiché, per i primi 1.352,19 euro (valore aggiornato al 2023) se ne prende il 75%, per un massimo quindi di 1.014,14 euro;
  • per la parte eccedente, invece, si aggiunge un 25%, per un importo che in ogni caso non può superare i 1.470,99 euro (valore aggiornato al 2023).

Bisogna considerare poi il meccanismo di décalage, con il quale la Naspi a partire dal sesto mese di fruizione, ottavo nel caso degli over 55, viene tagliata ogni mese del 3%.

La Naspi è tassata alla fonte

Come anticipato, l’importo della Naspi è lordo, quindi si pagano le tasse come per qualsiasi altro reddito soggetto a imposte. La buona notizia è che viene tassata alla fonte, in quanto è l’Inps che agisce in qualità di sostituto d’imposta trattenendo da ogni mensilità l’imposta dovuta. L’importo percepito, quindi, è già al netto delle tasse.

Ovviamente l’Inps non può sapere se nel contempo ci sono altri redditi, quindi calcolerà l’imposta solamente sull’importo Naspi spettante. Eventualmente sarà dovere del contribuente presentare dichiarazione dei redditi nell’anno successivo così da dichiarare tutti i redditi percepiti e permettere al Fisco di effettuare un calcolo definitivo delle imposte da versare.

Sulla Naspi spetta il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi)

Dal momento che sulla Naspi si paga l’imposta, su questa spetta anche il bonus Irpef: prima conosciuto come bonus Renzi, poi - per effetto di quanto disposto dal decreto legge 5 febbraio 2020, n. 3, convertito dalla legge 2 aprile 2020, n. 21 - è diventato trattamento integrativo e salito a 100 euro, questo viene erogato in automatico dall’Inps a tutti coloro che non superano un reddito annuo di 15 mila euro (requisito essenziale per godere del trattamento integrativo).

Non serve quindi farne domanda: il bonus di 100 euro che si aggiunge all’importo della Naspi viene riconosciuto in automatico dall’Inps.

Ma è possibile rinunciarvi, in quanto come visto sopra l’Inps non può sapere se nel contempo il titolare di Naspi beneficia di altri redditi: e considerando che per il limite di 15.000 euro si guarda a tutta la condizione reddituale dell’interessato, il rischio è di dover restituire quanto percepito laddove dalla dichiarazione dei redditi ne risultasse un superamento della suddetta soglia.

Quando viene pagato il trattamento integrativo per la Naspi?

Prima di concludere soffermiamoci sulla data di pagamento del trattamento integrativo di 100 euro mensili, per un importo quindi che al massimo può raggiungere i 1.200 euro l’anno.

Ebbene, dovete sapere che il trattamento integrativo, ex bonus Renzi, viene pagato in una data differente rispetto alla mensilità ordinaria Naspi. Solitamente il pagamento avviene nella seconda metà del mese.

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# Naspi

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