Bonus pubblicità 2019, sarà rifinanziato? Il Dipartimento è in attesa del decreto

Anna Maria D’Andrea

12 Marzo 2019 - 16:41

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Bonus pubblicità 2019, il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali sarà rifinanziato? L’ipotesi è affermativa, ma il Dipartimento Informazione ed Editoria è ancora in attesa del decreto e nel frattempo è sospesa la fase di presentazione della domanda.

Bonus pubblicità 2019, sarà rifinanziato? Il Dipartimento è in attesa del decreto

Bonus pubblicità 2019, ancora incognite sul rifinanziamento del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari e, ad oggi, non è possibile presentare domanda.

Il termine per fare domanda ed accedere al bonus pubblicità è fissato tra il 1° ed il 31 marzo di ciascun anno. Scadenza impossible da rispettare, ad oggi, tenuto conto che ancora non è stato emanato l’atteso decreto per il rifinanziamento dell’agevolazione.

A parlare dell’atteso rifinanziamento del bonus pubblicità per il 2019 è stato il Capo del Dipartimento Informazione ed Editoria, il Consigliere Ferruccio Sepe, durante la seconda giornata della settimana dell’Amministrazione Aperta.

Il workshop del 12 marzo 2019 è stato incentrato proprio sui finanziamenti all’editoria, tra contributi diretti ed indiretti. Nell’ultima categoria rientra anche il bonus pubblicità, introdotto al fine di incentivare gli investimenti pubblicitari da parte delle imprese su radio, tv e stampa online e cartacea.

Bonus pubblicità 2019, sarà rifinanziato? Il Dipartimento è in attesa del decreto

Il rifinanziamento del bonus pubblicità per il 2019 dovrà essere disposto da una norma ed è pertanto atteso il decreto ministeriale per lo stanziamento dei nuovi fondi.

Non può procedere, per via regolamentare, direttamente il Dipartimento Informazione ed Editoria e, nonostante le risorse siano a tutti gli effetti disponibili (si attingerà al Fondo per il Pluralismo dell’Informazione), per il momento è tutto sospeso.

I tempi sono stati di gran lunga superati, tenuto conto che, secondo quanto disposto dal decreto attuativo della misura (il DPCM n. 90 del 16 maggio 2018), il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria è tenuto a pubblicare, 15 giorni prima dalla data di presentazione delle domande, un’apposita comunicazione con il dettaglio delle risorse disponibili per la concessione dell’agevolazione.

Una notizia particolarmente attesa, considerando l’entità del credito d’imposta riconosciuto che può arrivare a coprire fino al 90% degli investimenti incrementali in pubblicità effettuati dalle imprese. Misura dell’incentivo che, in ogni caso, viene riparametrata dal Dipartimento in base al rapporto tra domande presentate e risorse disponibile.

La scadenza per presentare domanda per il bonus pubblicità è fissata tra il 1° ed il 31 marzo di ciascun anno e, insomma, siamo ben oltre le tempistiche ordinarie.

Il Dipartimento quindi non può ancora pubblicare l’avviso previsto dalla legge, così come gli interessati non potranno ancora fare domanda per accedere al bonus pubblicità.

Non resta che attendere, insomma.

Bonus pubblicità 2019, ma non solo. Verso nuovi contributi all’editoria?

A scanso di sorprese, il bonus pubblicità rappresenterà uno dei contributi più innovativi per il settore editoriale anche nel 2019. Si tratta dell’agevolazione più recente e che presto potrebbe essere accompagnata da nuove forme di finanziamento dal carattere innovativo.

Dei finanziamenti all’editoria si è molto parlato negli ultimi tempi, considerando la linea dura del M5S che ha tradotto la propria volontà di eliminare contributi diretti alla stampa in un’apposita norma in Legge di Bilancio 2019. I finanziamenti al settore saranno gradualmente ridotti, fino ad essere completamente aboliti dal 2022.

L’ipotesi più acclarata è che le risorse stanziate in favore dell’informazione e del pluralismo saranno dirottate verso forme di contribuzione sempre più indiretta. Agevolazioni fiscali, detrazioni e bonus di diversa natura. Il Sottosegretario all’Informazione, Vito Crimi, ha addirittura parlato dell’erogazione del contributo direttamente ai cittadini, una sorta di bonus 18 anni esteso a tutti.

Siamo ancora sul terreno delle ipotesi e novità sono attese anche dagli Stati Generali dell’Editoria che partiranno alla fine di marzo. Tra le ipotesi di cui si è parlato nel corso del workshop organizzato dal Dipartimento Informazione ed Editoria vi è l’avvio di un fondo per le nuove iniziative imprenditoriali.

Agevolazioni per le startup per le quali, tuttavia, il Capo del Dipartimento, Ferruccio Sepe, chiama a raccolta gli esperti del settore: i fondi ci sono, ma serve capire come spenderli e come far sì che il contributo statali sia utile e produttivo per chi vuole lanciarsi sul mercato editoriale.

Una sfida ed un cambio di rotta importante, ma il futuro è al momento ancora incerto.

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