Bonus partite IVA, modifica IBAN e categoria nella domanda: come fare?

Rosaria Imparato

27/04/2020

30/04/2020 - 12:22

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Bonus partite IVA, pronta la procedura per modificare l’IBAN e la modalità di pagamento nella domanda all’INPS. Nessuna notizia invece per cambiare la categoria di appartenenza. Lo fa sapere l’INPS con il comunicato stampa del 26 aprile: ecco le novità sull’indennità di 600 euro.

Bonus partite IVA, al via la procedura per modificare la propria domanda: dal 26 aprile è possibile cambiare il codice IBAN e la modalità di pagamento.

Nessuna novità, invece, per chi ha sbagliato la scelta della categoria di appartenenza. La notizia arriva direttamente dall’INPS, tramite il comunicato stampa del 26 aprile 2020.

Con questa nuova funzione si dà dunque la possibilità all’utente di modificare i campi in cui ha commesso degli errori al momento di invio della domanda.

I campi in cui si sono riscontrati più errori sono proprio quello del codice IBAN e della modalità di pagamento, anche se molti utemti hanno anche sbagliato la scelta della categoria di appartenenza.

Secondo i dati dell’Istituto, sono state erogate 3.1 milioni di indennità, altre 250.000 aspettano che venga corretto l’iban, e 500.000 sono in istruttoria.

Bonus partite IVA, modifica IBAN e categoria nella domanda: come fare?

Novità in arrivo sulla domanda per il bonus partite IVA: l’INPS ha implementato la procedura, che ora permette anche di consultare lo stato della richiesta inoltrata.

Ma le novità non finiscono qui: come si può leggere nel comunicato stampa del 26 aprile 2020, finalmente è stata rilasciata la procedura per modificare la domanda.

L’annuncio di tale novità risale al 18 aprile, ma solo il 26 è stata resa operativa.

CS INPS 26 aprile 2020
Indennità COVID-19: rettifica modalità/dati per pagamento e IBAN

Secondo i numeri dell’INPS, sono 250.000 le domande fatte per richiedere l’indennità nata col decreto Cura Italia che presentano dati errati.

Tra gli errori più comuni ci sono inesattezze nel codice IBAN, così come la comunicazione di dati sensibili errati, ma anche la scelta della categoria di appartenenza.

Finalmente l’utente può rimediare a eventuali errori commessi durante la compilazione della domanda. La procedura da rispettare è la seguente:

  • si accede con il PIN alla propria domanda dal servizio online “Indennità 600 euro”;
  • si seleziona la funzione “Esiti”;
  • si clicca sul nuovo tasto “Modifica”, e da qui l’utente può cambiare l’IBAN o la modalità di pagamento inizialmente indicata.

L’INPS ha anche pubblicato una guida alla modifica del tipo di pagamento, che lasciamo in allegato.

Guida INPS alla modifica IBAN e modalità di pagamento dell’indennità 600 euro
Clicca qui per scaricare il file.

L’INPS inoltre specifica che le modifiche del tipo di pagamento diventano attive solo se, al momento della variazione, il pagamento ancora non è stato effettuato. In caso contrario, la modifica sarà applicata su eventuali futuri pagamenti, quindi per il bonus partite IVA di aprile.

Bonus partite IVA, modifica domanda INPS: e chi ha sbagliato categoria di appartenenza?

La procedura per modificare l’IBAN e la modalità di pagamento è stata resa operativa, ma rimane esclusa la fetta di utenti che hanno sbagliato la scelta della categoria di appartenenza.

Mentre attendiamo novità, o maggiori dettagli, da parte dell’INPS, ricordiamo che il decreto Cura Italia ha individuato varie categorie di partite IVA che possono fare domanda per l’indennità di 600 euro.

A fare ulteriore chiarezza poi è arrivata la circolare n. 49 dell’INPS, pubblicata il 30 marzo.

Le categorie individuate sono le seguenti:

  • liberi professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori del settore agricolo;
  • lavoratori dello spettacolo.

Sono molti i lavoratori autonomi che stanno ancora aspettando il pagamento dell’indennità di marzo. Nel frattempo, il MEF sta lavorando affinché il prossimo bonus non solo arrivi per la fine di aprile, ma abbia un importo più consistente.

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