Bonus edilizi salvi, torna la cessione del credito: come ottenere lo sconto in fattura per caldaie e infissi

Stefano Rizzuti

3 Aprile 2023 - 10:00

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Per i lavori in edilizia libera, come la sostituzione di caldaie e infissi, lo sconto in fattura è salvo: vediamo in quali casi resta la cessione del credito e come fare.

Bonus edilizi salvi, torna la cessione del credito: come ottenere lo sconto in fattura per caldaie e infissi

La cessione dei crediti e lo sconto in fattura sono salvi per i bonus riguardanti i lavori in edilizia libera. Le modifiche al decreto Superbonus fanno tornare la possibilità di uno sconto pieno in fattura (senza detrazioni) per diversi bonus edilizi, come quelli riguardanti caldaie e infissi, ma limitatamente ad alcune condizioni.

Non rientra in questa possibilità il Superbonus, che può essere ottenuto con la cessione del credito solamente in pochi casi (per esempio sulle villette i cui lavori sono stati completati almeno al 30% entro la fine di settembre 2022). Chi può ancora ottenere lo sconto in fattura per i lavori in edilizia libera? Solamente chi, prima del 17 febbraio, ha già iniziato i lavori, ne ha pagato un acconto o ha stipulato un accordo vincolante per farli partire: in pratica si possono completare i lavori già concordati.

La novità introdotta durante l’esame in commissione, alla Camera, del decreto Superbonus, permette di salvare gli accordi già avvenuti prima dello stop del 16 febbraio. Ma questi accordi devono essere dimostrati: vediamo come e in che modo si può ancora ottenere lo sconto in fattura.

Per quali bonus resta lo sconto in fattura

Per quali bonus è quindi salvo lo sconto in fattura? Non per il Superbonus, come detto. Vengono invece salvaguardati gli sconti per i lavori che non prevedono la presentazione di un titolo abitativo, come la Cila. Si tratta di quei cosiddetti bonus in edilizia libera.

Parliamo, in sostanza, del bonus casa, dell’ecobonus, del sismabonus, degli impianti fotovoltaici, dei sistemi di accumulo, delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, dell’eliminazione delle barriere architettoniche e della sostituzione di infissi e caldaie .

Quando si può salvare la cessione del credito

Il decreto Superbonus aveva bloccato la cessione dei crediti a partire dal 17 febbraio. Ma in alcuni casi può tornare per i bonus sopra elencati. Può succedere quando si verificano alcune condizioni. In particolare è sufficiente che entro il 16 febbraio si sia registrata una di queste due opzioni: o sono già iniziati i lavori o i lavori non sono iniziati, ma è stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la forniture di beni e servizi. L’accordo vincolante può essere il pagamento di un acconto, ma anche soltanto l’esistenza di una dichiarazione sostitutiva.

Come dimostrare l’accordo vincolante

Come si può dimostrare l’esistenza di un accordo vincolante? Il primo sistema, quello più semplice, è l’avvenuto pagamento: se è stato versato almeno un acconto, con il necessario bonifico parlante, dimostrare l’intesa è semplice. E se il pagamento non è ancora stato effettuato?

In questo caso c’è un altro modo per attestare che i lavori sono stati concordati prima del 16 febbraio. Partiamo dal presupposto che è possibile che sia stato fatto un accordo, ma i lavori siano stati rinviati, trattandosi di operazioni che in alcuni casi si possono svolgere in una singola giornata (pensiamo all’installazione delle caldaie).

Nel caso in cui i lavori non siano iniziati né sia stato pagato l’acconto, serve allora un’attestazione sottoscritta sia dal committente che dal cedente: è necessaria una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, il che porta con sé eventuali sanzioni in caso di falsa dichiarazione.

Peraltro, di solito, con i lavori in edilizia libera sarebbe già richiesta la sottoscrizione di una dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà, contenente la data di inizio lavori e le specifiche sui bonus a cui possono accedere. Ovviamente tenendo conto di tutti i criteri per accedere al singolo bonus, cioè di fatto - nella maggior parte dei casi - la necessità che si tratti di lavori di manutenzione straordinaria o di efficientamento energetico.

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