Per gli invalidi civili e per i titolari di legge 104 sono previsti diversi bonus e agevolazioni in vigore anche per quest’anno. Quali sono e che requisiti necessitano?
Bonus disabili e titolari di legge 104, quali restano anche nel 2026? Per i disabili e per i titolari di legge 104 la normativa prevede numerose agevolazioni, sconti e benefici diretti che in alcuni casi si traducono in un contributo economico e in altri riconoscono sconti, detrazioni ed esenzioni volte alla tutela di una delle categorie più fragili della popolazione.
Un nucleo familiare in cui è presente una componente con invalidità civile o con il riconoscimento della legge 104, infatti, deve normalmente sostenere spese maggiori a livello sanitario (farmaci, terapie e visite) e a livello di assistenza e cura della persona (che vanno dall’eventuale badante all’acquisto di strumenti compensativi). Per questo motivo la normativa tutela queste famiglie non solo con quanto previsto dalla Legge 104 in ambito lavorativo, ma anche con specifiche misure.
La legge 104, infatti, prevede tutele per l’integrazione sociale e lavorativa del disabile e riconosce una serie di agevolazioni che riguardano il lavoro (come ad esempio i 3 giorni di permesso mensile o il congedo straordinario retribuito), ma gli invalidi civili hanno bisogno anche di un aiuto sotto forma di contributi per sostenere le spese cui si deve far fronte, come ad esempio, sostegni volti a favorire la deambulazione se l’invalidità riguarda gli arti inferiori o ausili tecnici informatici per favorire l’inserimento sociale e lavorativo del disabile.
Vediamo, quindi, quali sono i sostegni previsti per le famiglie e per i disabili stessi, che possono essere richiesti nel 2026.
Bonus per disabili e titolari di legge 104
Per disabili, invalidi civili e cittadini con handicap ai sensi della legge 104 sono previste molte agevolazioni che spaziano in diversi settori: dal pensionamento alle assunzioni passando anche per l’assistenza e il sostegno economico.
Molti benefici, infatti, permettono al disabile di accedere alla pensione con un certo anticipo proprio a causa della patologia di cui è affetto mentre altri riconoscono delle maggiorazioni contributive. Ci sono poi prestazioni economiche erogate in base al grado di invalidità e sostegni destinati alla cura, l’assistenza e le spese sanitarie.
La stessa Legge 104 prevede molte agevolazioni a livello lavorativo che a volte sono riconosciute solo al disabile e a volte spettano anche al caregiver, come:
- permessi lavorativi retribuiti sia per il disabile che per il familiare che lo assiste;
- congedo straordinario retribuito solo per il familiare che assiste il titolare di legge 104;
- esclusione dal lavoro notturno;
- tutela nel trasferimento in altra sede, lontana dall’abitazione, sia per il disabile, sia per il caregiver;
- diritto al collocamento mirato per il disabile.
Bonus barriere architettoniche 2026
Anche se si tratta di un bonus per interventi da effettuare sugli immobili, il bonus barriere architettoniche permette di eliminare, appunto, le barriere architettoniche negli edifici esistenti fruendo di una detrazione al 75% della spesa sostenuta.
Nel 2025 rientrano nella detrazione in questione gli interventi che consentono di migliorare l’accessibilità permettendo di agevolare la mobilità delle persone disabili e consentendo loro di superare eventuali ostacoli. Tra gli interventi consentiti ricordiamo:
- modifica di scale;
- la costruzione di rampe;
- l’installazione di ascensori;
- installazione di servoscala;
- installazione di piattaforme elevatrici.
La detrazione al 75%, però, senza un intervento normativo, nel 2026 verrà meno e gli interventi sopra descritti potranno essere agevolati con il bonus ristrutturazione ordinario che l’anno prossimo riconoscerà un’aliquota al 36% sulle abitazioni principali e al 30% sulle seconde case con una perdita davvero importante di beneficio per gli invalidi che necessitano dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
Agevolazioni fiscali per l’acquisto dell’auto
Il disabile che ha patologie che limitano la deambulazione, che siano psichiche o mentali, che ha problematiche visive o uditive o che ha ridotte capacità motorie, può beneficiare di un’importante agevolazione fiscale per l’acquisto dell’auto.
In questi casi si può avere diritto a:
- detrazione Irpef al 19% sul costo sostenuto per acquistare un’auto dal valore massimo di 18.075,99 euro;
- Iva agevolata al 4% per l’acquisto di veicoli nuovi e usati;
- l’esenzione dal pagamento del bollo auto per veicoli fino a una certa cilindrata;
- esenzione dal pagamento del passaggio di proprietà se il veicolo in questione soddisfa i requisiti per avere diritto all’Iva agevolata.
Deduzioni per disabili nel 730
Anche se non tutti le considerano importanti, le spese che si possono portare in detrazione e deduzione nel modello 730 rappresentano un beneficio non di poco conto. Per quel che riguarda le spese mediche, oltre alla detrazione al 19% di quelle generiche, per i disabili sono previste le deduzioni delle spese mediche e di assistenza specifica. Cosa significa?
Le spese mediche generiche, tra cui rientrano le prestazioni rese dal medico generico qualora fossero a pagamento, e l’acquisto di farmaci o medicinali, e l’assistenza specifica possono essere portate interamente in deduzione dal reddito quando è stata accertata la grave e permanente invalidità o menomazione.
Rientrano in questa agevolazione:
- titolari di legge 104 (anche con articolo 3 e comma 1);
- invalidi al 100%;
- titolari di indennità di accompagnamento;
- grandi invalidi di guerra ed equiparati.
Bonus assunzione
Nell’ambito dei benefici riconosciuti ai lavoratori disabili ce n’è anche uno che riguarda le assunzioni. Sono previsti incentivi economici per chi assume (in qualsiasi settore) un disabile con contratto di lavoro subordinato.
Gli incentivi economici, previsti in base alla retribuzione mensile, variano in percentuale in base all’invalidità dell’assunto e nello specifico:
- il 35% della retribuzione lorda per 36 mesi per l’assunzione di un invalido tra il 67% e il 79%;
- il 70% della retribuzione lorda per 36 mesi per l’assunzione di un invalido dal 79% in poi;
- il 70% della retribuzione lorda per 60 mesi per l’assunzione di un disabile intellettivo o psichico almeno al 45%.
Disability card
A tutti i disabili è riconosciuta la disability card, la carta nazionale della disabilità che, in Italia, è rilasciata dall’Inps e permette di provare la propria condizione di invalidità senza dover necessariamente esibire i verbali delle commissioni mediche o altra documentazione cartacea.
Valida anche in diversi altri Paesi dell’Unione Europea (entro il 2027 dovrebbe essere adottata da tutti) permette anche numerose agevolazioni ai titolari come ingressi nei musei e nei luoghi di cultura in modo gratuito o scontato.
Spetta a chi ha un’invalidità superiore al 67% e a tutti i minorenni a cui è stata riconosciuta la disabilità.
Assegno di inclusione
Ai nuclei familiari in cui è presente una componente disabile spetta l’assegno di inclusione. Il beneficio spetta per nuclei familiari con Isee non superiore a 9.360 euro e solo per le componenti minorenni, disabili e over 60.
Per il disabile che vive solo l’importo, nel 2025, non può superare i 541 euro mensili (6.500 euro l’anno) a cui si potrebbe aggiungere il contributo affitto. Nel 2026 l’importo riconosciuto sarà adeguato all’inflazione, come tutte le altre prestazioni erogate dall’INPS.
Assegno unico
Per i disabili che vivono in famiglia spetta l’assegno unico per i figli a prescindere dall’età. Nel caso di figli under 21 le maggiorazioni all’assegno unico variano in base alla gravità della disabilità e nello specifico:
- in caso di non autosufficienza si aggiungono all’assegno unico 120,60 euro;
- in caso di disabilità grave si aggiungono all’assegno unico 109,10 euro;
- in caso di disabilità media si aggiungono all’assegno unico 97,70 euro.
La maggiorazione cessa al raggiungimento dei 21 anni del figlio disabile.
Per i figli con età superiore ai 21 anni la maggiorazione per i figli disabili all’assegno unico è di 28,50 euro. Gli importi riportati sono quelli riconosciuti nel 2025, all’inizio del prossimo anno è previsto, come ogni anno, l’adeguamento delle misure all’inflazione.
Pensioni e agevolazioni per disabili
Le agevolazioni per disabili per quel che riguarda le pensioni variano in base al grado di invalidità e nello specifico:
- con il 67% si può richiedere l’assegno ordinario di invalidità che richiede almeno 5 anni di contributi versati di cui almeno 3 nei cinque anni che precedono la domanda;
- con il 74% di invalidità si può accedere all’Ape sociale, alla quota 41 per lavoratori precoci e all’Opzione donna;
- con l’80% di invalidità è possibile richiede la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi con 20 anni di contributi che richiede 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini (solo per lavoratori del settore privato).
Un altro beneficio a livello previdenziale è rappresentato dalla maggiorazione contributiva per gli invalidi che riconosce ai lavoratori 2 mesi di contributi in più per ogni anno effettivamente lavorato con almeno il 75% di invalidità (fino a un massimo di 5 anni di maggiorazione totale).
Prestazioni economiche per gli invalidi
Esistono, come abbiamo detto, anche delle prestazioni economiche per gli invalidi che sono:
- assegno mensile di invalidità riconosciuto agli invalidi civili dal 74 al 99% pari a 336 euro mensili;
- indennità di accompagnamento con importo pari a 542,02 euro mensili riconosciuta ai mutilati, agli invalidi totali o a chi non riesce a compiere i normali gesti della vita quotidiana;
- pensione di invalidità totale riconosciuta agli invalidi al 100% per un importo pari a 336 euro circa al mese (con possibilità di maggiorazione a 747 euro grazie alla maggiorazione di 411 euro per chi ha redditi entro una determinata soglia);
- bonus anziani di 850 euro al mese per over 80 anni con indennità di accompagnamento e Isee non superiore a 6.000 euro.
Anche in questo caso gli importi delle prestazioni sono quelli previsti per il 2025 e da inizio 2026 subiranno un adeguamento all’inflazione.
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