Bonus casa, cessione del credito anche per le detrazioni degli anni passati?

Anna Maria D’Andrea

27 Novembre 2020 - 17:20

condividi

Bonus casa: la cessione del credito riguarda anche lavori di anni passati? A rispondere è l’Agenzia delle Entrate, che prevede chiari paletti su quando si può velocizzare il recupero della detrazione fiscale.

Bonus casa, cessione del credito anche per le detrazioni degli anni passati?

Bonus casa: la cessione del credito riguarda anche lavori effettuati in anni passati?

Le novità contenuta nel decreto Rilancio, accanto all’ecobonus del 110%, hanno una portata ampia ma ben delimitata.

Per i lavori di ristrutturazione per i quali si sta fruendo della detrazione fiscale del 50% o del 65% non è ammessa la trasformazione in credito d’imposta, da cedere ad altri soggetti tra cui banche ed intermediari finanziari.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito si applicano solo per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020, con l’impossibilità di sfruttare i vantaggi del decreto Rilancio per le detrazioni già in corso di fruizione.

Bonus casa, no alla cessione del credito per i lavori di anni passati

I contribuenti potranno monetizzare le detrazioni fiscali solo in riferimento alle nuove ristrutturazioni, grazie alla cessione del credito.

I bonus casa del 50 e 65% diventano “bancabili”, e si potrà cedere la detrazione spettante in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021.

La casa diventa una sorta di “bancomat” per le famiglie, con la possibilità di cessione del credito anche pe i bonus casa relativi a ristrutturazioni effettuate da quest’anno, in corso o in fase di avvio. A fissare regole e limiti è stata l’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 12 ottobre scorso.

Il testo del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 consente al contribuente di velocizzare il meccanismo di recupero della detrazione fiscale, che in via ordinaria è spalmata su 5 o 10 anni ed è fruita annualmente e dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Bonus casa, cessione del credito e sconto in fattura per i lavori di ristrutturazione del 2020 e 2021

Il doppio meccanismo di sconto in fattura e cessione del credito si applicherà quindi alle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, per i seguenti lavori:

  • recupero del patrimonio edilizio;
  • efficienza energetica;
  • adozione di misure antisismiche;
  • recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Si potrà optare, in alternativa all’uso diretto della detrazione:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Una novità importante, finalizzata a dare una spinta al settore edilizio, in un periodo di ristrettezze economiche per molte famiglie.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO