Bonus NASpI da 100 euro pagato dal 23 febbraio: chi ne ha diritto

Antonio Cosenza

15/02/2021

28/05/2021 - 16:43

condividi

Dal 23 febbraio 2021 anche i disoccupati percettori di NASpI avranno diritto al bonus Irpef da 100,00€. Accredito diretto su conto corrente, non è necessario farne domanda.

Bonus NASpI da 100 euro pagato dal 23 febbraio: chi ne ha diritto

Il bonus Irpef da 100,00 euro spetta anche ai disoccupati.

Si tratta di una delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2021 e che diventerà operativa esattamente dal 23 febbraio favorendo tutti quei disoccupati percettori della NASpI che beneficeranno di un accredito diretto di 100,00 euro sul proprio conto corrente.

Un’ottima notizia specialmente nel periodo di Covid in cui trovare lavoro è particolarmente difficile e quindi la NASpI diventa l’unica fonte di reddito possibile (tant’è che si sta valutando la possibilità di una nuova proroga).

Si tratta di una novità prevista in continuità con il taglio del cuneo fiscale introdotto per i redditi da lavoro dipendente e che da quest’anno si applicherà anche in favore dei disoccupati percettori di NASpI; vediamo come e perché.

Bonus 100 euro anche per i disoccupati

Il nuovo bonus Irpef da 100,00 euro - ex bonus Renzi - da febbraio verrà riconosciuto anche ai disoccupati, purché percettori della Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI). Ci riferiamo, quindi, a tutti coloro che perdono il lavoro per cause non imputabili alla propria volontà e che possono vantare 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni, oltre a 30 giorni di lavoro effettivo nell’ultimo anno.

La NASpI ha un importo pari al 75% della media delle retribuzioni percepite negli ultimi 4 anni; da febbraio, però, a questo importo potrebbe aggiungersi anche un bonus di 100,00€ erogato direttamente sul proprio conto corrente.

Dal 23 febbraio, infatti, l’INPS darà applicazione di quanto deciso in Legge di Bilancio per il 2021, con la quale è stata prevista una platea più ampia di beneficiari per bonus Irpef. Gli aventi diritto riceveranno il bonus direttamente sul conto corrente dall’INPS (che agisce come sostituto d’imposta), senza necessità di presentare domanda.

Bonus 100 euro: quando spetta

L’importo del bonus è di 100,00 euro solo per chi soddisfa determinati requisiti legati al reddito. Nel dettaglio, questo è riconosciuto a coloro che si trovano in una fascia di reddito non superiore ai 28.000 euro (ma comunque sopra gli 8.174 euro). Per chi ha un reddito compreso tra i 28.000 e i 35.000 euro, invece, l’importo del bonus - riconosciuto sotto forma di detrazione fiscale - è a pari ad 80,00€. Sopra i 35.000 euro e comunque entro i 40.000, si scende fino a zero euro.

Il calcolo del reddito presunto avviene moltiplicando l’imponibile fiscale mensile per il numero delle mensilità che si prevede di percepire. Il risultato determina il reddito annuo complessivo dal quale si verificherà se si ha diritto o meno al bonus.

Solitamente chi dispone solo la NASpI non dovrebbe avere problemi nell’avere diritto al bonus di 100,00 euro, ma attenzione a chi nel contempo percepisce anche altri redditi. In tal caso, infatti, la simulazione del reddito sarebbe falsata e di conseguenza potrebbe essere riconosciuto il bonus 100 euro a chi in realtà non ne avrebbe diritto.

E dal momento che il riconoscimento del bonus è fondato su un calcolo presunto, questo è anche soggetto al conguaglio di fine anno, quando verranno presi in considerazione tutti i redditi effettivamente percepiti così da verificare se il bonus riconosciuto è stato inferiore o superiore a quanto spettava. E per chi ha altri redditi esiste il rischio di dover restituire tutto il bonus erogato.

Per questo motivo, consigliamo di valutare se nonostante gli altri redditi percepiti si è comunque sotto la soglia dei 28.000,00€; in caso contrario consigliamo di presentare all’INPS la rinuncia al bonus, la quale si può presentare semplicemente online andando sulla pagina “Prestazione e servizi” e selezionando la voce “Rinuncia trattamento integrativo DL 3/2020”. In questo modo eviterete una spiacevole sorpresa di fine anno.

Argomenti

# IRPEF
# Naspi

Iscriviti a Money.it