Bollette, dal 1° marzo si pagano online con Spid e Cie: cosa cambia

Laura Pellegrini

1 Marzo 2021 - 11:59

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Dal 1° marzo le bollette si pagano online tramite Spid o Carta di Identità Elettronica. Cosa cambia per i cittadini e quali sono i vantaggi usando PagoPA?

Bollette, dal 1° marzo si pagano online con Spid e Cie: cosa cambia

Una transizione necessaria ma graduale: a partire dal 1° marzo 2021 si potranno pagare le bollette online tramite l’applicazione PagoPa. Gli accessi, infatti, saranno estesi dalle attuali credenziali (valide fino al 30 settembre) alle credenziali Spid e CIE (Carta di Identità Elettronica).

I cittadini, in questo modo, potranno avere accesso alla piattaforma della Pubblica Amministrazione e tenere una comunicazione diretta e semplificata con quest’ultima tramite un canale unico a livello nazionale.

Cosa cambia per i cittadini con le nuove modalità di accesso all’Agenzia delle Entrate per il pagamento delle bollette online? Ecco le novità.

Bollette, dal 1° marzo si pagano online: cosa cambia?

Lo Stato ha erogato 43 milioni di euro ai Comuni italiani che ne hanno fatto richiesta nell’apposito bando per avviare una transizione tecnologica importante.

Nell’ottica di digitalizzare i processi, ridurre il digital divide e favorire la comunicazione tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione, infatti, le amministrazioni centrali e locali sono state invitate a integrare i metodi di accesso ai servizi con altre due possibilità: lo Spid e la Carta di identità elettronica (CIE).

Entro il 28 febbraio i Comuni, le Regioni e le agenzie centrali hanno dovuto adottare un canale unico per l’erogazione dei loro servizi che permette al cittadino di controllare la propria situazione direttamente dal proprio smartphone tramite l’applicazione IO.

Tramite queste credenziali, quindi, si potrà avere accesso a tutti i servizi riguardanti la Pubblica Amministrazione e, a partire dal 1° marzo, è possibile pagare le bollette online. Le vecchie credenziali non si potranno più utilizzare dopo il 30 settembre 2021.

Spid e CIE: i nuovi metodi di accesso alla PA

La Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) consiste in una coppia di credenziali utili per fruire, tramite le apposite verifiche di sicurezza, ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione, ma anche ai servizi privati offerti a livello locale o nazionale.

Anche la CIE, in questo senso, è la nuova carta di identità elettronica che permette al cittadino di autenticarsi ai servizi online in sicurezza ed è rilasciata dal Comune di residenza.

Sempre più spesso sentiamo parlare di questi strumenti che ad oggi sono diventati indispensabili tanto per l’Agenzia delle Entrate, quanto per l’accesso ai servizi INPS o INAIL. Infatti, anche questi enti hanno inserito, tra le modalità di accesso, le credenziali Spid e CIE, abbandonando gradualmente i vecchi PIN o codici utente.

Pagamenti digitali nella PA: quali sono i vantaggi?

La digitalizzazione dei processi e dei pagamenti nella Pubblica Amministrazione è essenziale nel momento in cui sempre più persone utilizzano Internet o gli smartphone per svolgere anche le operazioni quotidiane. Questo passo è un grande vantaggio non soltanto per i pubblici servizi, che potranno gestire in modo agevole le comunicazioni, ma anche per i cittadini stessi che potranno rivolgersi alla PA sfruttando canali e procedure semplificate e meno burocratizzate.

Inoltre, sfruttare i pagamenti digitali è uno degli obiettivi al quale punta il Governo, che sta spingendo gli italiani ad abbandonare gradualmente l’utilizzo del contante a favore della moneta elettronica.

Con la piattaforma di PagoPa, dunque, si potranno pagare online tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento anche verso le scuole, le università o le ASL.

Naturalmente restano attive le altre modalità di pagamento delle bollette, tasse e altri tributi, ovvero:

  • presso sportelli bancari e postali;
  • sportelli ATM abilitati;
  • punti vendita SISAL, Lottomatica e Banca 5.

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