Una tassa sulla pubblicità online fornirebbe incentivi per sviluppare approcci alternativi, più rispettosi della privacy e dell’informazione.
Meta, Alphabet, Microsoft, Twitter e altre aziende tecnologiche sono arrivate a dominare ciò che vediamo su Internet, plasmando la percezione della realtà da parte di miliardi di utenti nel mondo. Alla ricerca delle entrate pubblicitarie, i loro algoritmi sono programmati per mostrarci contenuti che attireranno la nostra attenzione, inclusi video estremisti e fake news. Con il rapido sviluppo di modelli linguistici avanzati come ChatGPT e Bard, la presa di Big Tech sulle menti impressionabili non farà che rafforzarsi. [...]
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