BCE: è il giorno dell’addio di Draghi. Benvenuta Lagarde

Luca Fiore

28/10/2019

28/10/2019 - 17:33

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Riflettori puntati su Francoforte nel giorno del commiato a Mario Draghi. Per Angela Merkel quello fornito da SuperMario è stato “un contributo cruciale alla stabilità”. Inizia l’era Lagarde.

BCE: è il giorno dell’addio di Draghi. Benvenuta Lagarde

“Emulando un adagio pubblicitario secondo cui la potenza non è nulla senza controllo, nel caso di Draghi si potrebbe dire che la capacità di decidere non è nulla senza autorevolezza”. Così Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte Sim, ha commentato l’esperienza di Draghi alla guida della Banca Centrale Europea.

“Se –continua Cesarano - Steve Jobs disse ‘rimanete folli e affamati’, Draghi sembra aggiungere: rimanete ‘coraggiosi, competenti e umili’ ”.

Di seguito alcune dichiarazioni oggi rese dai maggiori leader europei intervenuti in occasione della cerimonia di addio all’Eurotower di Mario Draghi. In un sondaggio proposto da Money.it ai suoi lettori, l’85% dei partecipanti ha promosso l’operato del chairman (Tutti pazzi per Draghi in BCE: promosso dall’85% dei partecipanti al sondaggio).

Merkel: contributo Draghi “cruciale”

Quello fornito da Draghi è stato “un contributo cruciale contributo alla stabilità dell’area dell’euro”. È con queste parole che Angela Merkel ha salutato Mario Draghi, arrivato al termine del suo mandato alla guida della BCE.

Nei momenti più bui della crisi, quando il rischio di “collasso” era reale, Draghi, ha detto la cancelliera, ha giocato un ruolo fondamentale “nel concerto europeo”.

Macron: Draghi ha impedito che Eurozona affondasse

“Quella che celebriamo oggi –ha detto il presidente francese Emmanuel Macron – è l’azione di un uomo che ha portato molto in alto il sogno europeo, un degno erede dei padri fondatori dell’Europa”.

Macron nel corso del suo intervento ha rimarcato che quello che fino al 2011 è stato il governatore della Banca d’Italia “ha impedito che l’Unione europea affondasse in un momento critico”.

Mattarella: Draghi ha sconfitto percezione fine euro

In linea, e non potrebbe essere altrimenti, anche le parole del nostro presidente della Repubblica. «Mario Draghi, in questi otto anni, è stato autorevolmente al servizio di un’Europa più solida e inclusiva, interpretando la difesa della moneta unica come una battaglia da condurre con determinazione contro le forze che ne volevano la dissoluzione», ha detto Mattarella.

Il grande merito che Mattarella riconosce a Draghi è di aver sconfitto “la percezione della possibilità, se non del rischio, di dissoluzione” della Zona Euro. Secondo il presidente della Repubblica “si tratta di una possibilità e di un rischio che oggi possiamo considerare sconfitti".

Lagarde: grazie per la tua saggezza

«Grazie per la tua saggezza e la tua determinazione», ha detto la governatrice eletta Christine Lagarde.

Il grande merito di Draghi è rappresentato dal fatto che ci ha insegnato “a eccellere e a superare le attese".

Draghi: lascio BCE in buone mani

È stata infine la volta del diretto interessato. Draghi ha sottolineato come lasciare il suo ruolo a Christine Lagarde renda l’addio più facile, “perché la BCE è in buone mani”.

"Oggi ci sono 11 milioni di persone occupate in più in Europa, la popolarità dell’euro è ai suoi massimi livelli e i politici dicono che la moneta unica è irreversibile", ha aggiunto il presidente uscente.

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