Banca Carige vs BCE: l’italiana risponde a Francoforte. Azioni in rosso

C. G.

03/11/2016

03/11/2016 - 11:14

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Le azioni Banca Carige continuano il ribasso dopo la risposta dell’istituto alla BCE. Ecco cosa ha chiesto Carige a Francoforte.

Banca Carige vs BCE: l’italiana risponde a Francoforte. Azioni in rosso

BCE vs Banca Carige - Le azioni Banca Carige continuano a crollare a causa dello “scontro” che l’istituto genovese sta avendo con la BCE.

Già la scorsa settimana le azioni Carige avevano subito un brusco crollo proprio a causa della Banca Centrale Europea che aveva pressato sulla questione crediti deteriorati. Oggi Banca Carige ha finalmente risposto alla BCE e secondo quanto emerso, l’istituto ha sostanzialmente richiesto più tempo a Francoforte.

Le azioni Banca Carige intanto viaggiano in ribasso e l’istituto genovese ha redatto la risposta da inviare alla BCE. Nel testo si ripercorre quanto già messo in atto da Carige negli ultimi mesi in tema Npl e si pone l’accento sugli obiettivi del piano industriale 2016-2020.

Nella risposta da inviare alla BCE, Carige ha chiesto che l’indicazione dei nuovi target sulla gestione degli Npl sia successiva a una verifica di quanto la banca sta già facendo e di quanto sarà in grado di ottenere nel breve termine.

La BCE si era espressa con vigore circa lo smaltimento dei crediti deteriorati dell’istituto bancario nel breve periodo. Francoforte aveva poi insistito sulla necessità di presentare un piano per la riduzione degli Npl entro gennaio 2017 ed aveva inviato a Banca Carige ben due bozze di decisioni.

Le azioni Banca Carige avevano immediatamente risentito della stretta messa in atto dalla BCE ed erano state addirittura sospese per eccesso di ribasso. Ecco cosa sta accadendo tra Banca Carige e Banca Centrale Europea.

Azioni Banca Carige: crollo grazie a BCE. I motivi

A far precipitare le azioni Banca Carige, come già accennato, erano state le dichiarazioni della BCE sull’importanza di ridurre i crediti deteriorati in modo più incisivo di quanto originariamente previsto dal piano annunciato dalla banca.

Le dichiarazioni della BCE non avevano fatto altro che aggiungere preoccupazioni circa l’eventualità di un aumento di capitale per l’istituto genovese. Le azioni Banca Carige erano immediatamente precipitate ed erano state anche sospese per eccesso di ribasso.

Crollo azioni Banca Carige: cosa ha chiesto BCE

La BCE aveva imposto un tetto massimo di 5,5 miliardi a fine 2017, un tetto di 4,6 miliardi nel 2018 e di 3,7 miliardi nel 2019, con una copertura minima del 45% nel 2017, del 43% nel 2018 e del 42% nel 2019.

Banca Carige aveva ricevuto dalla BCE due bozze di decisioni. La prima bozza sugli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale, ossia il “Supervisory review and evaluation process”. La seconda bozza invece sulla presentazione da parte di Banca Carige, entro il 31 gennaio 2017, di un progetto relativo allo smaltimento degli Npl. Le azioni Banca Carige avevano immediatamente risentito della stretta della BCE.
Banca Carige

“intende, entro il termine fissato per il 3 novembre, formulare alla BCE - con la quale sono già intervenute specifiche interlocuzioni - le proprie osservazioni che potranno concernere sia il merito dei contenuti delle bozze che il quadro normativo al quale le bozze prevedono che le decisioni si riferiscano”,

avevano fatto sapere dall’istituto.

Banca Carige si era detta perfettamente consapevole della necessità di trovare un piano di smaltimento dei crediti deteriorati più efficace di quello individuato nel piano industriale 2016-2020. Le azioni Banca Carige, tuttavia, avevano profondamente risentito della stretta della BCE ed erano state addirittura sospese per eccesso di ribasso. Attualmente le azioni Carige continuano a perdere l’1,31%.

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