Autoliquidazione premi Inail: la procedura

Paolo Ballanti

13 Febbraio 2023 - 18:49

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Il calcolo del premio assicurativo dovuto all’Inail è l’insieme di una serie di complesse operazioni da concludere entro il 16 febbraio 2023. Ecco una guida completa sugli adempimenti necessari.

Autoliquidazione premi Inail: la procedura

L’autoliquidazione Inail racchiude tutte le operazioni dell’azienda necessarie per stabilire il premio assicurativo da pagare ai fini della copertura contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Al pari delle polizze auto e abitazione, i lavoratori beneficiano di una protezione che garantisce prestazioni economiche e sanitarie al verificarsi di eventi che comportano un’inabilità al lavoro permanente (totale o parziale) o temporanea assoluta, se non addirittura la morte.

Le attività dell’Inail vengono finanziate attraverso il versamento di un premio, ottenuto dalla somma di: saldo 2022 (la cosiddetta «regolazione» e acconto 2023 (la «rata»).

Una volta calcolato il premio lo stesso dev’essere versato all’Inail con F24.

Dal momento che si avvicina la data di scadenza per il pagamento del premio (il prossimo 16 febbraio) analizziamo in dettaglio l’intera procedura dell’autoliquidazione 2022 - 2023.

Scaricare le basi di calcolo

Il primo passaggio per l’autoliquidazione Inail è scaricare dal sito dell’Istituto le cosiddette «basi di calcolo» il documento in cui, per ciascuna posizione assicurativa attivata dall’azienda (le cosiddette «Posizioni Assicurative Territoriali» o Pat), è riportato il tipo di lavorazione svolta (la «voce di tariffa») con il relativo tasso. Quest’ultimo dev’essere calcolato (in per mille) sulle retribuzioni dei dipendenti, ottenendo così il premio lordo.

La richiesta delle basi di calcolo avviene collegandosi al portale dell’Istituto «inail.it - Accedi ai servizi online» muniti delle credenziali Spid, Cie o Cns.

Una volta effettuato l’accesso, dal menù a sinistra si seleziona «Autoliquidazione» e successivamente «Richiesta basi di calcolo». Selezionata l’azienda interessata, il sistema restituisce un prospetto in pdf e un file che consente di importare i dati per il calcolo dell’autoliquidazione direttamente nel gestionale paghe.

Il documento, rispettivamente ai fini della regolazione (saldo) 2022 e della rata (acconto) 2023, contiene in ogni riga:

  • posizione assicurativa territoriale;
  • gestione tariffaria (ad esempio industria o terziario);
  • voce di tariffa (l’identificativo in cifre del tipo di lavorazione svolta);
  • il periodo in cui nel corso del 2022 la voce di tariffa è stata aperta (se trattasi di tutto l’anno sarà riportato dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022);
  • tasso medio di tariffa;
  • tasso applicabile;
  • tasso applicato.

A questo punto l’azienda assume il valore del tasso applicato, da moltiplicare per le retribuzioni dei lavoratori assicurati nella singola voce di tariffa.

Ipotizziamo che la ditta abbia una sola voce assicurativa, la 0411 con cui si identificano le attività di pulizia e sanificazione.

Nelle basi di calcolo si trova:

  • numero della Pat;
  • gestione tariffaria;
  • voce 0411;
  • dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022;
  • tasso medio di tariffa 32,07 per mille;
  • tasso applicabile 27,26 per mille;
  • tasso applicato 27,26 per mille.

Può accadere che il valore del tasso applicato sia differente tra regolazione e rata.

Il calcolo della regolazione 2022

Ottenuto il valore del tasso Inail è necessario moltiplicare quest’ultimo per le retribuzioni totalizzate dai dipendenti nel 2022, assicurati presso la voce di tariffa interessata.

Se la ditta dell’esempio precedente ha due voci di tariffa (la 0411 e la 0722) e, nel 2022, le retribuzioni sono state pari a:

  • 25.000,00 euro per i dipendenti assicurati nella 0411;
  • 30.000,00 euro per i dipendenti assicurati nella 0722;

il tasso applicato relativo alla 0411 dev’essere moltiplicato per 25.000,00 euro.

Nel nostro caso il premio Inail 2022 ammonta a 25.000,00 * 27,26 per mille = 681,50 euro cui si aggiunge l’1% del premio stesso (681,50 * 1% = 6,82) come addizionale, per un totale di 688,32 euro.

Dal risultato ottenuto si deve scomputare l’acconto pagato dall’azienda per il 2022 (nell’ambito dell’autoliquidazione dell’anno precedente).

Considerando un acconto (rata) 2022 di 550,00 euro il saldo da pagare per l’anno precedente sarà: 688,32 - 550,00 = 138,32 euro.

Può accadere che l’acconto sia superiore al saldo. In questi casi si genera un credito che andrà ad abbattere il premio complessivo, dal momento che quest’ultimo si ottiene da regolazione 2022 + rata 2023.

Il calcolo della rata 2023

Identico calcolo della regolazione dev’essere fatta per la rata (acconto) 2023, con la sola differenza che dev’essere assunto il tasso applicato indicato nell’apposito riquadro delle basi di calcolo.

Inoltre, una volta ottenuto il premio, questo non dev’essere diminuito di alcuna voce di acconto.

Di norma, il tasso applicato si moltiplica per le retribuzioni totalizzate nel 2022, in quanto unico dato noto (le retribuzioni del 2023 saranno disponibili solo a dicembre).

Di conseguenza, nella ditta del nostro esempio il tasso applicato per la rata (voce 0411) ammonta a 28,86 per mille.

L’acconto del premio sarà pertanto pari a: 25.000,00 (retribuzioni 2022 dei dipendenti assicurati nella 0411) * 28,86 per mille = 721,50 euro, cui si somma l’1% sempre di 721,50, per un totale di 728,72 euro.

Il premio complessivo 2022 - 2023

Il premio risultante dall’autoliquidazione 2022 - 2023 si ottiene sommando regolazione e rata. L’azienda dell’esempio dovrà pertanto versare un premio di: 138,32 (regolazione 2022) + 728,72 (rata 2023) = 867,04 euro.

Versamento con F24

Il premio assicurativo dev’essere versato con modello F24 entro la data del 16 febbraio 2023.

In alternativa l’azienda può optare per il pagamento in quattro rate trimestrali, ognuna pari al 25% del totale, alle seguenti scadenze:

  • 16 febbraio 2023;
  • 16 maggio 2023;
  • 21 agosto 2023;
  • 16 novembre 2023.

Le rate successive alla prima sono aumentate degli interessi calcolati applicando il tasso medio di interesse dei titoli di Stato per l’anno 2022.

L’interesse si calcola moltiplicando il premio da versare per:

  • 0,004169590% per la rata del 16 maggio 2023;
  • 0,008479730% per la rata del 21 agosto 2023;
  • 0,012789860% per la rata del 16 novembre 2023.

Dichiarazione salari

Entro il 28 febbraio 2023 l’azienda è altresì tenuta a trasmettere all’Inail l’ammontare delle retribuzioni 2022 utilizzate per il calcolo della regolazione.

La comunicazione dev’essere trasmessa collegandosi al portale «inail.it - Accedi ai servizi online - Autoliquidazione» attraverso i servizi «Invio telematico dichiarazione salari» o «Alpi online».

Nella comunicazione delle retribuzioni il datore di lavoro deve altresì esprimere la volontà di pagare il premio assicurativo in quattro rate, anziché in un’unica soluzione.

La violazione dell’obbligo di denuncia dei salari è punita con una sanzione amministrativa da 125 a 770 euro, se la mancata o tardiva comunicazione non determina una liquidazione del premio inferiore al dovuto.

Al contrario, nel caso in cui la mancata comunicazione all’Inail abbia determinato una richiesta di premio, su tale importo sono dovute le sanzioni civili, ai sensi dell’articolo 116, Legge 23 dicembre 2000 numero 388.

Riduzione del presunto

L’azienda che prevede di totalizzare nel 2023 un monte retributivo inferiore a quanto realizzato nel 2022, è tenuta a inviare apposita segnalazione all’Inail.

La pratica in questione dev’essere trasmessa entro il 16 febbraio 2023, collegandosi a «inail.it - Accedi ai servizi online - Autoliquidazione» e successivamente selezionando il servizio «Riduzione presunto».

Nella dichiarazione si dovrà indicare, per ogni voce di rischio, le minori retribuzioni su cui calcolare la rata 2023.

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