Infortuni sul lavoro, oltre 1.000 morti nel 2022: i nuovi dati Inail

Teresa Maddonni

31 Gennaio 2023 - 12:56

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Gli infortuni sul lavoro con esito mortale nel 2022 sono stati 1.090. I morti calano rispetto al 2021, ma le denunce aumentano secondo i dati Inail. Crescono le malattie professionali.

Infortuni sul lavoro, oltre 1.000 morti nel 2022: i nuovi dati Inail

I dati Inail sugli infortuni sul lavoro relativi al 2022 rilevano oltre 1.000 morti. L’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), nel riportare i dati del 2022, evidenzia rispetto all’anno precedente con la pandemia Covid in una fase ancora estremamente critica, un aumento delle denunce di infortunio sul lavoro di cui precisamente 1.090 con esito mortale.

Nonostante le oltre 1.000 morti - la cronaca è piena purtroppo di vicende drammatiche di morti sul lavoro e anche di giovani che ancora frequentano la scuola durante i Pcto - le stesse in percentuale sono diminuite nel 2022 rispetto al 2021, ma sono aumentate le denunce di malattie professionali.

Il calo degli infortuni sul lavoro con esito mortale, secondo Inail, è dovuto alla minore incidenza del Covid. Vediamo nel dettaglio cosa ci dicono i dati Inail sugli infortuni sul lavoro del 2022 e sulle numerose morti, dati che non sono affatto rassicuranti.

Infortuni sul lavoro: 1.090 morti nel 2022 secondo i dati Inail

Non si può abbassare la guardia in tema di sicurezza sul lavoro, dal momento che gli infortuni nel 2022, secondo i dati Inail, hanno portato a 1.090 morti, un dato drammatico.

Più nel dettaglio secondo l’Istituto le denunce di infortunio sul lavoro presentate nel 2022 sono state 697.773, facendo registrare un +25,7% rispetto al 2021. I morti in seguito a una denuncia di infortunio sul lavoro, come anticipato, sono stati nel 2022 1.090 (-10,7%), 131 in meno rispetto ai 1.221 registrati nel 2021.

Il calo dei morti, secondo i dati dell’anno appena trascorso rispetto al precedente, sono comunque estremamente preoccupanti e drammatici. L’Inail infatti evidenzia che l’aumento delle denunce di infortunio nel complesso è dovuto:

  • in parte al più elevato numero di denunce da Covid-19;
  • in parte alla crescita degli infortuni tradizionali.

Andando al calo delle denunce con esito mortale che riportano un -10,7% nel 2022 rispetto al 2021, questo è dovuto al notevole minor peso delle morti da contagio di Covid-19 (le morti sul lavoro sono passate da 973 a 790) a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere (passati da 248 a 300), vale a dire quelli che avvengono durante il tragitto casa-lavoro o viceversa, e per raggiungere il luogo dove solitamente si consumano i pasti durante la pausa lavorativa.

Il calo delle morti ha riguardato soprattutto:

  • Industria e servizi (da 1.040 a 936 denunce);
  • Conto Stato (da 53 a 36);
  • Agricoltura (da 128 a 118).

Come si legge più nel dettaglio nel comunicato dell’Inail del 31 gennaio che accompagna gli Open data:

“Questo calo è la sintesi di un decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-33,8%) e di un incremento nel periodo maggio-dicembre (+7,1%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 180 casi in meno rispetto al periodo gennaio-dicembre 2020 (1.270 decessi) e uno in più rispetto al periodo gennaio-dicembre 2019 (1.089 decessi). Per un confronto più corretto e puntuale si dovrà fare riferimento alla Relazione annuale dell’Istituto di metà anno, in occasione della quale saranno diffusi gli open data annuali (più consolidati di quelli mensili), con l’aggiornamento del quinquennio 2018-2022 al 30 aprile 2023.”

Le denunce per patologie di origine professionale, invece, sono aumentate nel 2022 del 9,9% attestandosi a 60.774.

Infortuni sul lavoro 2022: i dati Inail per genere, provenienza ed età

I dati Inail relativi agli infortuni sul lavoro del 2022 analizzano gli stessi per genere, provenienza e classe di età dei lavoratori interessati.

L’aumento delle denunce per infortunio sul lavoro dello scorso anno è legato:

  • alla componente femminile, con 286.522 denunce rispetto alle 200.557 dell’anno precedente. Si registra, pertanto, un incremento percentuale maggiore e pari a +42,9%;
  • alla componente maschile, con le denunce passate da 354.679 a 411.251, con un incremento percentuale del +16,0%.

Per quanto riguarda la provenienza dei lavoratori, le denunce d’infortunio in aumento hanno interessato nel 2022:

  • i lavoratori italiani per un +27,0%;
  • i lavoratori extracomunitari per un +20,8%;
  • i lavoratori comunitari per un +15,8%.

Sebbene secondo i dati resi noti dall’Inail l’analisi riporta un incremento degli infortuni sul lavoro generalizzato per tutte le classi d’età, quasi la metà delle denunce ricade nella fascia 40-59 anni.

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