Aste titoli di Stato: minimi storici per i rendimenti del BTp a 7 anni

Mattia Prando

12 Settembre 2019 - 11:33

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Risultati positivi nelle aste di titoli di Stato di stamattina, che hanno visto una decisa diminuzione dei rendimenti dei BTp a 3, 7 e 30 anni

Aste titoli di Stato: minimi storici per i rendimenti del BTp a 7 anni

Il ministero del Tesoro ha pubblicato l’esito delle audizioni in programma questa mattina, che prevedevano il collocamento dei BTp a 3, 7 e 30 anni.

Andando nello specifico, per quanto riguarda l’asta dei BTp a 3 anni, coupon allo 0,05% e scadenza al 15 gennaio 2023 (codice ISIN IT0005384497) sono stati collocati tutti i 4 miliardi di euro offerti.

Con una domanda pari a 5,984 miliardi di euro, il rapporto di copertura tra ammontare richiesto dagli investitori e quantitativo offerto è stato pari a 1,50.

Il prezzo di emissione è stato di 100,20 e prevede un rendimento lordo pari al -0,01%, ai minimi dall’asta del 13 novembre 2017.

Asta BTp a 7 anni: rendimento ai minimi storici

Anche il BTp a 7 anni, scadenza al 15 luglio 2026 e coupon al 2,10% (ISIN IT0005370306) collocato questa mattina, ha fatto segnare il tutto esaurito. Il prezzo medio dell’emissione è uguale a 110,28.

A fronte di una domanda pari a 3,302 miliardi di euro sono stati collocati tutti i 2,25 miliardi di euro offerti dal Tesoro, per un rapporto di copertura pari a 1,47.

Anche in questo caso, le indicazioni sui rendimenti sono positive, in quanto hanno aggiornato i minimi storici portandosi allo 0,56%.

Asta BTp a 30 anni: prosegue la discesa degli yield

Buoni risultati anche per il collocamento del BTp a 30 anni (ISIN IT0005363111), scadenza al primo settembre 2049 e coupon al 3,85%. Con una domanda di 1,865 miliardi di euro, sono stati interamente collocati gli 1,5 miliardi di euro offerti: il bid-to-cover ratio si attesta in questo caso a 1,24, mentre il prezzo medio di emissione è stato pari a 140,20.

Sul fronte dei rendimenti, quelli relativi all’emissione del trentennale italiano hanno evidenziato una flessione al 2,06%, livelli più bassi dal 12 marzo 2015.

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