Assunzione 1.851 allievi Polizia di Stato: l’annuncio del Ministro della Pubblica Amministrazione

Simone Micocci

23 Maggio 2019 - 10:50

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Concorso Polizia: al via entro agosto 2019 il corso di formazione per l’assunzione di 1.851 allievi agenti. L’annuncio del Ministro della Pubblica Amministrazione.

Assunzione 1.851 allievi Polizia di Stato: l’annuncio del Ministro della Pubblica Amministrazione

Passi in avanti per il concorso per la Polizia di Stato che si è svolto lo scorso anno, quello che per intenderci ha previsto - inizialmente - il reclutamento di 1.148 allievi agenti.

I posti poi sono stati aumentati con il Decreto Sicurezza, il quale ha disposto l’assunzione di altri nuovi 1.851 agenti di Polizia tramite lo scorrimento della graduatoria, riservando però questa possibilità solamente a coloro che - in base agli ultimi requisiti previsti per il reclutamento nella Polizia di Stato - nel frattempo non avessero compiuto i 26 anni di età.

Ebbene, per gli iscritti nella graduatoria coinvolti nello scorrimento si aprono finalmente le porte della Polizia di Stato: come annunciato da lei stessa, infatti, Giulia Bongiorno - in qualità di Ministro della Pubblica Amministrazione - ha dato il via libera al corso di formazione che porterà al reclutamento di questi 1.851 allievi della Polizia di Stato.

Concorso Polizia di Stato: via al corso di formazione per 1.851 aspiranti

Come anticipato da noi di Money.it qualche giorno fa, e confermato oggi dal Ministro della Pubblica Amministrazione, per i prossimi cinque anni è in programma l’assunzione straordinaria di 7.600 giovani nei corpi delle Forze di Polizia (Carabinieri e Guardia di Finanza compresi) e nei Vigili del Fuoco; il primo passo di questo programma prevede per la Polizia di Stato l’assunzione di altri 1.851 allievi agenti, come richiesto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Nel dettaglio, l’assunzione di 1.851 unità di allievi agenti della Polizia di Stato sarà operativa entro il prossimo agosto, data in cui dovrebbe partire il corso di formazione.

Ricordiamo comunque che la graduatoria di merito dell’ultimo concorso di Polizia di Stato aperto ai civili (ne è stato bandito un altro di recente, ma riservato però solo al personale militare) resterà in vigore ancora per qualche mese, visto che sarà valida per tutto il 2020. E considerando che non sono in programma altri concorsi per la Polizia di Stato nel breve periodo è probabile, ma non sicuro, che ci sia un altro scorrimento della graduatoria.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione ha poi scritto al Messaggero per complimentarsi con il proprio dicastero per il mantenimento delle promesse fatte ad inizio mandato; la Bongiorno, infatti, ha ricordato che lei stessa nei mesi scorsi aveva posto l’attenzione sulla necessità di “assumere nella Pubblica Amministrazione, invertendo la rotta rispetto ad un passato in cui le risorse sono state sistematicamente tagliate”.

Prima di concludere ricordiamo che la vicenda degli esclusi dallo scorrimento per 1.851 allievi agenti della Polizia di Stato è stata recentemente affrontata dal TAR del Lazio; il Tribunale Amministrativo - come prevedibile - ha accolto tutti i ricorsi presentati, vediamo perché.

Esclusi scorrimento graduatoria Polizia: la decisione del TAR del Lazio

In data 7 maggio 2019, innanzi al TAR del Lazio si sono tenute le prime udienze cautelari in merito all’esclusione degli Over 26 dallo scorrimento della graduatoria per il concorso della Polizia di Stato.

Ebbene, il Tribunale Amministrativo ha accolto tutti i ricorsi ammettendo coloro che sono risultati idonei allo scritto alle prove successive riconoscendo l’illegittimità di quanto stabilito dalla legge n.12/2019, visto che i nuovi criteri selettivi non possono essere applicati in maniera retroattiva.

La decisione del Governo di escludere gli Over 26, inizialmente ammessi a partecipare al concorso, ha costituito una grave disparità di trattamento e per questo motivo il TAR del Lazio ha riconosciuto il loro diritto a restare in graduatoria.

I ricorrenti (assistiti dallo Studio Legale Bonetti & Delia) sono stati ammessi quindi alle prove per il riconoscimento dell’idoneità psico-fisica e attitudinale, con l’amministrazione che comunque potrà sempre ricorrere in Appello per contestare la decisione del TAR.

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