Assegno unico figli a carico, ecco come scoprire in anticipo quanto spetta a febbraio

Simone Micocci

12 Febbraio 2024 - 13:36

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In arrivo a febbraio gli aumenti dell’Assegno unico comprensivi degli arretrati: ecco le informazioni per calcolare il nuovo importo e scoprire in anticipo quanto spetta.

Assegno unico figli a carico, ecco come scoprire in anticipo quanto spetta a febbraio

Come confermato dall’Inps, a febbraio è in arrivo l’Assegno unico maggiorato per effetto della rivalutazione degli importi dovuta all’inflazione.

La buona notizia è che lo stesso mese è in arrivo l’arretrato riferito al mese di gennaio, pari alla differenza che c’è tra quanto pagato e quanto invece è risultato dalla rivalutazione.

A tal proposito, per chi volesse farsi un’idea più approfondita su quanto spetta di Assegno unico a febbraio ecco le informazioni per calcolare l’importo aggiornato e l’arretrato, ricordando che questo è l’ultimo mese in cui l’importo della prestazione dovrebbe essere calcolato tenendo in considerazione l’Isee riferito al 2023.

Assegno unico 2024, come calcolare quanto spetta a febbraio

Per capire quanto spetta di arretrato bisogna in primis calcolare quale dovrebbe essere l’importo dell’Assegno unico percepito tanto a gennaio quanto a febbraio 2024.

Nel dettaglio, sulla base dell’Isee riferito all’anno scorso bisogna tenere in considerazione gli importi aggiornati dall’Inps a seguito della rivalutazione, pari al 5,4%, tanto per la quota base che per le relative maggiorazioni.

Assegno unico, tabella importi 2024
Clicca qui per scaricare la tabella aggiornata con i nuovi importi.

Come potete notare dalla tabella a essere cambiati non sono solamente gli importi - ad esempio la quota massima spettante per chi ha un figlio minore è passata da 189,20 a 199,40 euro - ma anche la soglia Isee di riferimento: da quest’anno, infatti, l’importo massimo spetta a chi ha un Isee che non supera i 17.090,61 euro (mentre il limite nel 2023 era di 16.215 euro).

Prendiamo come esempio una famiglia con Isee 2023 pari a 17 mila euro, che fino al mese scorso quindi ha percepito un assegno, al netto delle maggiorazioni, di 184,90 euro. Per effetto della rivalutazione rientrerà però nella soglia entro cui godere del massimo importo: la quota base sale così a 199,40 euro, con un aumento di poco meno di 15 euro mensili.

Ricapitolando, la prima cosa da fare è individuare qual è la nuova fascia Isee di cui si fa parte, dopodiché nella stessa riga sono indicati tutti gli importi tanto per la quota base quanto per le maggiorazioni. E ricordate che per i figli di età inferiore a 1 anno, o 3 anni nel caso in famiglia ci siano almeno 3 figli minori, si applica un’ulteriore maggiorazione non indicata in tabella, pari al 50% della quota base.

Riprendiamo l’esempio di cui sopra e mettiamo il caso che il figlio per il quale si percepisce l’Assegno unico abbia meno di 1 anno. Con un Isee di 17 mila euro l’importo spettante era quindi di 184,90 più una maggiorazione di 92,45 euro, per un totale di 277,35 euro. Per effetto della rivalutazione e un importo base salito a 199,40 euro, la quota complessivamente spettante sarà pari a 299,10 euro, con un aumento quindi di 21,75 euro.

Quindi, considerando che con la mensilità di febbraio sarà ricalcolato tanto l’importo del mese corrente quanto quello del mese scorso, per la suddetta famiglia ci sarà un aumento di 43,50 euro (più quanto spettante per il ricalcolo di eventuali altre maggiorazioni percepite).

Con quale Isee verrà calcolata la mensilità di febbraio

Come anticipato, da normativa la mensilità di febbraio 2024 dovrebbe essere calcolata sulla base dell’Isee in corso di validità nel 2023, mentre a marzo si terrà conto delle nuove attestazioni. Per questo motivo, per chi non lo ha ancora richiesto entro il 29 febbraio l’Assegno unico di marzo verrà ridotto al minimo dell’importo che sulla base della nuova tabella pubblicata dall’Inps sarà pari a 57 euro per i figli minori.

Tuttavia, lo scorso anno non è andata così visto che l’Inps ha utilizzato il nuovo Isee già per i pagamenti di febbraio laddove l’attestazione risultasse nei sistemi Inps al momento della lavorazione della mensilità di Assegno unico.

Non sappiamo se anche nel 2024 andrà così (abbiamo già chiesto informazioni all’Inps e vi terremo aggiornati a riguardo), anche perché tale meccanismo fu molto contestato visto che in alcuni casi è risultata penalizzante per le famiglie.

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