Assegno unico “aumentato” a 165 euro: cosa c’è di vero

Giorgia Bonamoneta

15 Aprile 2023 - 12:56

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L’assegno unico aumenta a 165 euro per tutti? Non proprio. Ecco cosa accade davvero con gli aumenti degli importi dell’assegno unico.

Assegno unico “aumentato” a 165 euro: cosa c’è di vero

L’assegno unico è aumentato a 165 euro? Non proprio. In realtà il comunicato stampa dell’Inps non annuncia un aumento complessivo per tutte le famiglie dell’assegno unico al valore di 165 euro, bensì di un aumento medio dell’importo nel 2022.

L’aumento medio per alcune tipologie di famiglie è stato calcolato in base all’Isee e ai componenti del nucleo famigliare. Non solo, anche il generale aumento del costo della vita ha garantito un adeguamento dell’importo per tutto l’arco del 2022 e il 2023.

È bene inoltre sapere che a decorrere dal 1° gennaio 2023, per effetto della legge di Bilancio, alcune tipologie di assegno unico hanno visto aumentare la cifra mensile a circa 189 euro. L’aumento quindi non è riferito a tutte le famiglie che ricevono l’assegno unico, ma solo a quelle prese in considerazione dalla legge di Bilancio che ha stabilito, per esempio, un aumento dell’importo per chi ha un figlio a carico di età inferiore a 12 mesi o, ancora, per i nuclei famigliari con almeno 3 figli, detti nuclei “numerosi”.

Aumento dell’assegno unico: sì, ma non per tutte le famiglie

Negli ultimi giorni è rimbalzata online la notizia di un ipotetico aumento dell’assegno unico per le famiglie che ne hanno diritto. Spesso però la notizia è lanciata con parole fuorvianti e non del tutto corrispondenti al vero. Perché sì, è vero che nel 2023 ci sono stati degli aumenti relativi alle decisioni prese in sede della legge di Bilancio, ma questi non sono per tutte le famiglie. Inoltre il comunicato stampa rilasciato dall’Inps il 13 aprile 2023 non racconta esattamente gli aumenti degli importi medi per figlio, bensì quelli relativi a nuclei famigliari già soggetti alla maggiorazione della misura del 50%.

Nel 2023, a partire dall’assegno di febbraio, l’aumento relativo dell’assegno unico ha visto ufficializzati gli adeguamenti del costo della vita e quindi le iniziative contro la povertà. Rientra in questo disegno di sostegno e adeguamento all’inflazione anche l’aumento della soglia Isee per ottenere l’importo massimo, che è passata da 15.000 a 16.215 euro; e l’aumento della soglia Isee per ottenere l’importo minimo, passata da 40.00 a 43.240.

All’interno di queste ampie soglie sono state aggiornate anche le singole fasce, con nuovi importi che segnano un aumento dell’assegno unico.

Gli aumenti degli importi per il 2023-2024: cosa sappiamo

Gli importi base dell’assegno unico vedranno un aumento nel 2024. Il piano di aumenti è stato anticipato nel Def e prevede nuove forme di maggiorazione. L’obiettivo è quello di sostenere le famiglie con figli piccoli, numerose o con figli disabili a carico e così contribuire alla riduzione della denatalità. Sicuramente un metodo più concreto quello previsto nella prossima legge di Bilancio 2024, rispetto alle chiacchiere ideologiche di alcuni esponenti del governo Meloni che negli ultimi mesi hanno occupato i salotti televisivi.

Proprio perché il problema legato alla denatalità non è solo economico, oltre agli aumenti previsti per il 2024 - che si sommano a quelli percepiti a partire dallo scorso febbraio 2023 - si aggiungono altre soluzioni. Tra queste una più facile conciliazione tra famiglia e carriera per le madri e nuove forme di congedo parentale.

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