Assegno di inclusione settembre 2025, quando arriva la ricarica e data di pagamento del bonus

Simone Micocci

18 Settembre 2025 - 11:54

Assegno di inclusione, quando viene pagato a settembre? Chi riceve il bonus di 500 euro? Facciamo chiarezza.

Assegno di inclusione settembre 2025, quando arriva la ricarica e data di pagamento del bonus

Con l’arrivo di settembre i beneficiari dell’Assegno di inclusione attendono la nuova ricarica sulla Carta Adi.

Pertanto, in queste settimane - come ogni mese d’altronde - la domanda principale riguarda quando arriverà il pagamento e se insieme alla mensilità ordinaria sarà accreditato anche il bonus da 500 euro previsto per alcuni nuclei familiari.

La data ufficiale resta quella del 27 settembre, ma quest’anno cade di sabato: per questo motivo non è da escludere che l’Inps possa anticipare l’accredito qualora le lavorazioni vengano completate nei tempi stabiliti.

Per quanto riguarda il bonus, è bene ricordare che non è destinato a tutti in quanto si tratta di una misura una tantum. Tant’è che a settembre lo hanno già percepito soltanto i nuclei che, dopo il periodo di sospensione previsto dalla normativa, sono tornati a beneficiare dell’Assegno di inclusione presentando nuova domanda.

Assegno di inclusione, quando arriva a settembre

Per la maggior parte dei beneficiari, la ricarica dell’Assegno di inclusione dovrebbe essere effettuata nella giornata di sabato 27 settembre 2025.

Quest’anno, però, il 27 cade di sabato: una giornata in cui Poste Italiane è comunque operativa sul fronte dei movimenti bancabili, ma che in passato ha spesso portato a un anticipo al venerdì precedente. Non è quindi da escludere che, qualora l’Inps riesca a chiudere in tempo le procedure di verifica e accredito, i pagamenti possano partire già da venerdì 26 settembre, permettendo a molte famiglie di avere i soldi con un giorno di anticipo.

Assegno di inclusione, chi ha ricevuto il bonus 500 euro a settembre

Accanto al pagamento ordinario dell’Assegno di inclusione, nel mese di settembre alcuni nuclei familiari hanno visto accreditato anche un bonus una tantum fino a 500 euro.

Si tratta però di un riconoscimento limitato che non viene pagato ogni mese.

Come previsto dalla normativa, al termine delle prime 18 mensilità continuative di fruizione il sostegno decade con la possibilità di presentare una richiesta di rinnovo. Il tutto, però, prevede un mese di sospensione in cui l’Assegno di inclusione non viene pagato.

Per compensare questa pausa forzata, il governo ha introdotto un indennizzo economico, calcolato in misura pari all’importo dell’Assegno spettante, fino a un massimo di 500 euro, e pagato una sola volta con la prima mensilità del rinnovo.

Questo significa che, ad esempio, chi ha diritto a 400 euro mensili, a settembre - mese in cui è tornato a beneficiare della misura - ha ricevuto una ricarica di 800 euro (ossia la quota ordinaria più il bonus).

Tutti gli altri beneficiari che non hanno avuto interruzioni ad agosto, percepiscono la sola mensilità di settembre, senza alcuna maggiorazione.

Assegno di inclusione, chi non riceve il pagamento a settembre

Non tutti i beneficiari vedranno l’accredito nel mese di settembre. In particolare, restano esclusi coloro che hanno terminato le 18 mensilità di fruizione ad agosto 2025.

Per questi nuclei, come anticipato, la normativa prevede infatti un mese di stop obbligatorio, durante il quale l’Assegno di inclusione non viene erogato. Solo dopo aver presentato una nuova domanda è possibile riprendere a percepire il beneficio: la decorrenza, però, sarà dal mese successivo alla richiesta.

Tradotto nella pratica: chi ha concluso il primo ciclo di 18 mesi ad agosto e inoltra la domanda di rinnovo a settembre, non riceverà alcuna ricarica in questo mese e dovrà attendere ottobre 2025 per il nuovo pagamento. Anche in questo caso, come per gli altri rinnovi, sarà riconosciuto successivamente il bonus da massimo 500 euro come indennizzo per il mese di sospensione.

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