Assegno di inclusione, la data ufficiale del pagamento di marzo (e chi non lo riceve)

Simone Micocci

24 Marzo 2024 - 07:30

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Quando viene pagato l’Assegno di inclusione di marzo? Ci sono delle importanti considerazioni da fare.

Assegno di inclusione, la data ufficiale del pagamento di marzo (e chi non lo riceve)

La prossima settimana saranno disponibili sulla Carta di Inclusione le somme riferite alla mensilità di marzo per tutti coloro che hanno già ricevuto le ricariche di gennaio e febbraio.

A ufficializzare la data di pagamento dell’Assegno di inclusione di marzo è l’Inps nel messaggio n. 835 del 2024, nel quale vengono indicate anche quelle riferite alle prossime mensilità. E come possiamo notare dal calendario, non sempre il pagamento ci sarà il 27 del mese (come ad esempio avveniva per il Reddito di cittadinanza): per alcune mensilità, infatti, l’accredito viene anticipato, mentre per altre posticipato (non è chiaro il metodo utilizzato dall’Inps).

Nel caso di marzo non ci sono variazioni: per le famiglie che ne soddisfano le condizioni il pagamento è in programma nella giornata di mercoledì 27 marzo 2024.

Chi riceve l’Assegno di inclusione questo mercoledì

Quello in arrivo la prossima settimana è il secondo pagamento in programma a marzo: il primo, che c’è stato il 15 marzo, ha riguardato i nuclei familiari beneficiari dell’Assegno di inclusione che hanno presentato domanda entro il mese di febbraio 2024, con esito positivo dell’istruttoria e con Patto di attivazione digitale sottoscritto.

Per i soli nuclei familiari che hanno già ricevuto i pagamenti nei mesi precedenti, riferiti quindi a gennaio e febbraio 2024, la terza ricarica dell’Assegno di inclusione spetta invece il 27 marzo (a patto ovviamente che persistano i requisiti per l’accesso al sostegno).

Di fatto, a ricevere la prossima ricarica di Assegno di inclusione sono esclusivamente le famiglie che ne hanno fatto domanda entro gennaio 2024, con esito positivo e Pad attivato, alle quali il 27 febbraio scorso è stato accreditato il secondo pagamento.

A tal proposito, ribadiamo che per l’Assegno di inclusione è venuto meno il limite di 30 giorni entro cui spendere l’importo erogato: non c’è una scadenza, il che significa che se ci sono somme residue dell’ultima ricarica si aggiungono regolarmente a quelle accreditate a marzo senza dover temere alcuna decurtazione dell’importo.

Attenzione all’Assegno di inclusione pagato a marzo

Come vi abbiamo spiegato più volte, e ribadito dall’Inps nel messaggio n. 1090 del 2024, a decorrere dal pagamento di marzo l’Inps verifica la presenza dell’Isee 2024.

Ciò significa che nel caso in cui non sia ancora disponibile la nuova attestazione Isee per il 2024 la prestazione viene sospesa per riprendere (con il pagamento degli arretrati) nel mese successivo a quello in cui verrà acquisita dall’Inps.

Inoltre, per coloro che solo a febbraio hanno richiesto il nuovo Isee la mensilità in pagamento a marzo potrebbe contenere una sorpresa, più o meno gradita a seconda dei casi.

Per il calcolo della mensilità di marzo, infatti, l’Inps effettuerà le dovute verifiche prendendo in considerazione il nuovo Isee, in particolare la parte riferita ai redditi. Gli scenari che potrebbero scaturire da questa nuova valutazione sono molteplici:

  • nell’Isee 2024 potrebbe essere certificata una perdita dei requisiti per godere dell’Assegno di inclusione. Per questo motivo a marzo non ci sarà alcun pagamento, in quanto la misura è decaduta. L’unica possibilità per rientrare tra i beneficiari è quella di richiedere un Isee corrente e sperare di soddisfare nuovamente i requisiti, così da poter inviare una seconda domanda;
  • nell’Isee 2024 potrebbe risultare il mantenimento dei requisiti ma un aumento del reddito familiare. Quindi l’Assegno di inclusione viene comunque pagato, ma per una somma più bassa. Anche qui l’Isee corrente è l’unica soluzione possibile per provare a recuperare;
  • infine, lo scenario migliore ossia quello per cui dall’Isee 2024 risulti una riduzione del reddito. In tal caso, infatti, l’importo erogato beneficia di un aumento.

Novità per l’utilizzo della carta Adi

Ricordiamo poi che da marzo la mensilità accreditata potrà essere utilizzata anche per effettuare un bonifico per pagare il mutuo.

In queste settimane, infatti, l’Inps ha verificato la presenza di un mutuo per la casa di abitazione principale (considerando il nuovo Isee) e in caso positivo ha abilitato la carta Adi permettendo di effettuare il relativo bonifico.

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