Viaggi all’estero: le nuove regole dell’Italia fino al 15 dicembre

Martino Grassi

25 Ottobre 2021 - 15:52

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Con una nuova ordinanza il ministro della Salute Roberto Speranza proroga fino al 15 dicembre le misure per rientrare in Italia dagli Stati extra-Ue: ecco le regole Paese per Paese.

Viaggi all’estero: le nuove regole dell’Italia fino al 15 dicembre

Nonostante in Italia la situazione legata al coronavirus sembra migliorare di giorno in giorno, il ministro della Salute ha deciso di proseguire sulla strada della prudenza, prorogando le regole di viaggio fino al 15 dicembre e mantenendo la suddivisione dei Paesi del mondo in 5 fasce di rischio.

Vediamo dunque quali sono le norme su tamponi, green pass e isolamento, Paese per Paese, che i viaggiatori dovranno rispettare al loro rientro in Italia.

Viaggi all’estero: le regole fino al 15 dicembre Paese per Paese

Con una nuova ordinanza il ministro della Salute estende fino al 15 dicembre le regole di viaggio per i Paesi extra-Ue in vigore fino al 25 ottobre. Con il nuovo documento firmato da Speranza non è previsto l’isolamento fiduciario di 5 giorni per viaggiatori che rientrano in Italia dai Paesi appartenenti all’elenco D a patto che:

  • siano in possesso del certificato di avvenuta vaccinazione;
  • abbiano svolto un tampone molecolare o antigenico entro le 72 ore precedenti al loro ingresso in Italia.

Queste regole di applicano per tutti i rientri dai Paesi classificati nella elenco D, ossia: Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kosovo, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea, Singapore, Stati Uniti d’America, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Regioni amministrative speciali di Hong Kong e di Macao.

Regno Unito e Irlanda del Nord

Per quanto riguarda gli ingressi dal Regno Unito e l’Irlanda del Nord, il ministro della Salute ha stabilito che il tampone, con esito negativo, possa essere svolto 48 ore prima del rientro in Italia.

Giappone, Canada e Stati Uniti

Nel documento firmato da Speranza si precisa inoltre che anche i viaggiatori provenienti da Giappone, Canada e Stati Uniti possono entrare in Italia senza necessità di sottoporsi a isolamento fiduciario di cinque giorni, tuttavia i passeggeri dovranno mostrare alle autorità competenti il PLF e l’esito negativo di test molecolare o antigenico svolto nelle 72 ore precedenti al loro ingresso in Italia.

Queste regole saranno valide solamente per le persone in possesso del green pass rilasciato dopo il completamento del ciclo vaccinale con uno dei farmaci approvati dall’EMA o dopo la guarigione dal Covid certificata da un documento rilasciato dalle autorità sanitarie locali. Le persone sprovviste del certificato verde dovranno osservare un periodo di quarantena di 5 giorni nel luogo indicato all’interno del PLF e dovranno svolgere un test alla fine del periodo di isolamento.

Le regole per viaggiare in Europa

All’interno dell’Unione europea e nei Paesi Schengen continuano a essere in vigore le norme che ormai siamo abituati a conoscere: per spostarsi da un Paese all’altro - e per rientrare in Italia - è sufficiente essere in possesso della certificazione verde e aver completato il Passenger Locator Form.

Il certificato verde si ottiene dopo il completamento del ciclo vaccinale (una dose per il vaccino di Johnson & Johnson e due dosi per tutti gli altri medicinali approvati dall’EMA), essere guariti dal coronavirus da non più di sei mesi oppure aver svolto un tampone molecolare o antigenico 48 ore prima dell’arrivo con esito negativo. In Italia il green pass è obbligatorio anche per salire su tutti gli aerei, anche quelli interni, sulle navi e i traghetti e sui treni ad alta velocità e InterCity, oltre che sugli autobus che collegano più di due regioni.

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