L’Egitto è tra le mete turistiche più belle al mondo e tra quelle in cui i turisti vengono fregati più spesso. Ecco le truffe più note e come difendersi
Visitare l’Egitto è un’esperienza che cambia la vita. La Sfinge, le piramidi, le splendide città e, da qualche settimana, uno dei musei dedicati all’antichità più belli del pianeta, rendono una vacanza in questo Paese davvero unica.
Purtroppo, però, l’Egitto è anche uno dei luoghi in cui ogni anno viene registrato il maggior numero di truffe ai turisti. Su questo tema è recentemente intervenuto un web creator e appassionato di viaggi che ha deciso di pubblicare un video su YouTube in cui elenca i raggiri più comuni.
Vediamo quali sono e come tenersi alla larga da ladri e malintenzionati.
Un viaggiatore mette in guardia dalle truffe in Egitto
L’esperto di viaggi inizia la sua rassegna sulle truffa partendo dalle piramidi. Il consiglio è quello di non visitarle mai senza una guida, poiché i viaggiatori solitari sono le prede perfette per i malintenzionati. Di solito i truffatori convincono il turista di aver preso una strada sbagliata, lo invitano ad andare con loro per scattare una foto e poi chiedono cifre esorbitanti.
Un altro trucco molto gettonato è il “metodo del fischietto”. I malfattori utilizzano un fischio per attirare l’attenzione dei visitatori per poi portarli in direzione opposta alle piramidi. Molti ci cascano perché pensano di avere a che fare col personale, ma si ritrovano in un altro luogo con persone pronte a chiedere soldi per la visita guidata.
Attenzione ai cammelli
Un altro grande classico della vacanza in Egitto è la passeggiata sul cammello. E anche qui le truffe si sprecano. Molti locali malintenzionati si avvicinano ai turisti, fanno loro i complimenti e li incoraggiano a scattare una foto con l’animale. Una foto che si faranno pagare a caro prezzo.
Il consiglio, in questo caso, è di negoziare il prezzo del trasporto e di concordare una tariffa per andata e ritorno. Non è raro ritrovarsi in mezzo al deserto con il conducente che chiede altri soldi per tornare al punto di partenza.
Occhio ai regali
In Egitto è opportuno fare attenzione anche ai regali. Molte persone attaccano bottone con gli stranieri e poi offrono loro un dono portafortuna. Un regalo che, ovviamente, andrà pagato.
I regali non vanno accettati neanche se cadono per terra. Non è raro che un venditore lasci un oggetto incustodito e poi chieda un prezzo non appena qualcuno lo raccoglie.
I finti poliziotti
Una delle truffe peggiori è “tipica” della Piana di Giza ed è molto difficile da scoprire. Non è raro, in questa zona, imbattersi in “finti poliziotti” con un giubbotto giallo che si spacciano per addetti alla sicurezza.
In realtà si tratta di truffatori che provano a raggirare in molti modi diversi. Alcuni provano a convincere il turista che si trova in un’are in cui va pagato un biglietto extra, altri sostengono che bisogna pagare per scattare delle foto e altri ancora sono pronti a fornire indicazioni per poi chiedere un compenso per la “dritta”.
Meglio ignorarli e muoversi sempre a stretto contatto con la propria guida.
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