Turchia: la banca centrale cambia passo, tasso invariato

Violetta Silvestri

20 Gennaio 2022 - 13:22

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La banca centrale turca ha deciso di mantenere il tasso di riferimento come il precedente, stoppando la discutibile politica intrapresa finora di abbassare i costi di finanziamento.

Turchia: la banca centrale cambia passo, tasso invariato

Turchia: la banca centrale mantiene invariato il tasso di interesse di riferimento, interrompendo un ciclo di allentamento che aveva contribuito a spingere l’inflazione al livello più alto dall’inizio del governo del presidente Recep Tayyip Erdogan.

Mentre la maggior parte dei mercati emergenti ha iniziato a inasprire la politica monetaria negli ultimi mesi per scongiurare le pressioni globali sui prezzi, la Turchia ha tagliato i tassi di 500 punti base da settembre.

La politica è orientata dal presidente Erdogan, che vuole così stimolare la crescita e riorientare l’economia verso il settore manifatturiero e di esportazioni. Tra le conseguenze, però, finora emerse ci sono state inflazione alle stelle e crollo della lira.

La banca centrale turca non taglia i tassi

La banca centrale della Turchia ha mantenuto il tasso di riferimento stabile al 14%, come previsto.

Si è quindi presa una pausa dai precedenti interventi di tagli aggressivi che avevano innescato una crisi valutaria e fatto schizzare l’inflazione ai massimi degli ultimi 19 anni alla fine dello scorso anno.

L’istituto ha affermato che monitorerà l’impatto delle sue precedenti decisioni politiche e si aspetta che “il processo di disinflazione inizi”, portando stabilità. Ha anche affermato di aver avviato una “revisione completa del quadro politico” al fine di dare la priorità alla valuta e aiutare a soddisfare i target per l’inflazione.

Jason Tuvey, economista senior dei mercati emergenti presso Capital Economics, ha supposto che è probabile che l’inflazione aumenti nei prossimi mesi e rimanga intorno al 40-45% per la maggior parte dell’anno.

“Se la banca centrale non sta aumentando i tassi di interesse ora, non ci sono molte ragioni in questa fase per pensare che lo farà nei prossimi mesi”, ha affermato Tuvey.

Lo stesso Erdogan è parso abbassare i toni nei recenti commenti, dicendo che gli oneri finanziari diminuiranno gradualmente nel 2022 e la lira si rafforzerà lentamente.

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