Trump punta all’immunità di gregge e lancia un folle appello

Martino Grassi

14/10/2020

28/12/2021 - 12:32

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L’amministrazione di Trump avrebbe come obiettivo il raggiungimento dell’immunità di gregge, ma per ottenerla lanciano un folle appello.

Trump punta all’immunità di gregge e lancia un folle appello

L’obiettivo di Trump, il presidente degli Stati Uniti, è quello di raggiungere l’immunità di gregge per non dover attuare delle nuove chiusure, ma per ottenerla lancia un folle appello: contagiare i giovani e le persone sane, lasciandole vivere la propria vita senza alcuna restrizione.

La proposta è partita da un pool di scienziati, che hanno avviato una petizione online ed hanno firmato un documento intitolato “The Great Barrington Declaration”, che è arrivato anche alla Casa Bianca. Nel trattato comunque viene specificato che finché non sarà raggiunta l’immunità di gregge, le persone anziane e quelle fragili dovranno essere protette.

Trump punta all’immunità di gregge

L’idea elaborata nella dichiarazione nata dopo un incontro dell’American Institute for Economic Research di Great Barrington, in Massachusetts, sembra aver convito Donald Trump, che dopo essere guarito dal coronavirus si è dichiarato lui stesso immune al virus.

Tra gli autori dello studio ci sono il dottor Jay Bhattacharya, epidemiologo ed esperto di malattie infettive della Stanford University, e il dottor Scott Atlas, consigliere scientifico del presidente Donald Trump. Sembrerebbe che gli scienziati abbiano incontrato la scorsa settimana il segretario americano alla Salute, Alex Azar, secondo quanto riportato dal Washington Post, e come confermato dallo stesso Azar con un post su Twitter in cui afferma: “Abbiamo avuto un marcato sostegno alla strategia dell’amministrazione Trump di proteggere in modo aggressivo i vulnerabili con l’apertura delle scuole e dei luoghi di lavoro”. Un altro funzionario della Casa Bianca ha inoltre dichiarato alla stampa, che la strategia proposta dagli scienziati è in linea con quella attuata dal presidente negli scorsi mesi:

“Le attuali politiche di lockdown stanno avendo effetti devastanti sulla salute pubblica, a breve e a lungo termine. L’approccio più compassionevole che bilancia i rischi e i benefici del raggiungimento dell’immunità di gregge, è quello di consentire a quanti sono a rischio minimo di morte di vivere normalmente la propria vita, per favorire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale, proteggendo meglio coloro che sono a maggiore rischio. Si tratta di quella che chiamiamo Protezione Mirata”.

La strategia non convince l’OMS

La strategia di Donald Trump, appoggiata in precedenza anche da Boris Johnson, il primo ministro del Regno Unito, non convince l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Negli scorsi giorni infatti, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’OMS aveva infatti affermato che “l’immunità di gregge si raggiunge proteggendo la gente dal virus, non esponendola. Mai nella storia della sanità pubblica è stata usata come strategia per sconfiggere un’epidemia. Tanto meno per una pandemia. È scientificamente ed eticamente problematico.

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