Trump bloccato per sempre da Twitter, ban anche su Facebook e Instagram

Matteo Novelli

09/01/2021

Trump bloccato da tutti i social network: Twitter sospende in modo permanente l’account del presidente, linea dura anche di Facebook, Instagram dopo le rivolte di Capitol Hill. Si va verso il ban definitivo?

Trump bloccato per sempre da Twitter, ban anche su Facebook e Instagram

Trump fuori controllo: dopo i drammatici eventi di Capitol Hill, con i sostenitori del presidente uscente che hanno invaso il Congresso USA, intervengono le piattaforme social. Twitter ha sospeso e bloccato in modo permanente l’account di Donald Trump mentre Facebook e Instagram bloccano i profili ufficiali di Donald Trump per 2 settimane che ora rischia il ban perenne dai social network.

È davvero possibile bandire per sempre Donald Trump dai social network? Dipende dalla piattaforma ma la comunicazione veicolata dal 45° presidente degli Stati Uniti è stata giudicata più volte pericolosa e inappropriata alla presenza sulle varie realtà online.

Dopo il messaggio video in cui Trump incitava i propri sostenitori a prendere una posizione forte circa i presunti brogli elettorali che hanno favorito la vittoria di Biden, oscurato successivamente anche su YouTube, arriva una posizione ancora più forte e restringente verso il tycoon che rischia di non poter mettere più piede (digitale) su un social network.

Twitter blocca l’account Trump per sempre, sto anche da Facebook e Instagram

Stoccata pesante e definitiva quella di Twitter, tra le piattaforme più utilizzate (spesso anche in maniera delirante) da Trump: la piattaforma di Jack Dorsey ha prima oscurato il profilo del presidente per 12 ore dopo aver rimosso tweet che contenevano violazioni ripetute e gravi inerenti alla sua politica, per poi procedere al ban definitivo sospendendo per sempre l’account (che risulta bloccato e impossibile da visualizzare).

Facebook ha bloccato Trump dalla pubblicazione di aggiornamenti sul proprio profilo per 2 settimane. La società ha confermato la decisione dopo aver provveduto a rimuovere i post a sostegno dei rivoltosi pro Trump che hanno invaso il Campidoglio USA nella giornata di mercoledì:

«Abbiamo riscontrato due violazioni delle norme per la pagina del presidente Trump che si tradurranno in un blocco di funzionalità di 24 ore, il che significa che perderà la possibilità di pubblicare sulla piattaforma durante le prossime ore».

In contemporanea è arrivato anche il ban su Instagram con la piattaforma in mano ad Adam Mosseri che si è allineata alla posizione di Facebook Inc. bloccando Trump per 2 settimane.

Sulla vicenda si è espresso anche il CEO, Mark Zuckerberg, che ha parlato di una mossa che deriva dal “rischio troppo grande nel continuare a permettergli di usare i nostri servizi in un momento del genere”.

Trump rischia il ban perenne dai social network?

Twitter non aveva mancato di sottolineare anche il rischio ban perenne per l’account di Trump qualora le violazioni alla policy del social dovessero continuare e così ha fatto, con una lunga motivazione indicata sull’account @TwitterSafety.

Il video con cui Trump ha parlato ai propri sostenitori è stato associato a un rischio e incitamento della violenza, cosa poi verificatasi nella realtà dei fatti.

Twitter ha più volte chiuso l’occhio verso Trump, anche riferendosi al suo stato l’account ha sempre subito piccoli ban ma mai un espulsione o blocco definitivo.

Ora, tuttavia, Twitter ha affermato che la politica non è più la sua massima priorità:

La nostra politica di interesse pubblico - che ha guidato la nostra azione di applicazione in questo settore per anni - termina dove riteniamo che il rischio di un danno sia più alto e o più grave

ha affermato Twitter.

Una presa di posizione che potrebbe vedere allineati anche altre piattaforme come Facebook, Instagram e YouTube complici le restringenti politiche per gli utenti verso l’uso delle piattaforme (che condannano senza appello e con misure pesanti un certo tipo di contenuti).

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