A che (altro) serve la tecnologia blockchain?

Michela Del Zoppo

12 Novembre 2017 - 18:39

Non solo criptovalute: la tecnologia blockchain sta ampliando il proprio utilizzo anche in campi non strettamente finanziari. Ecco quali sono.

A che (altro) serve la tecnologia blockchain?

Si dice che la tecnologia blockchain diventerà indispensabile per le transazioni di denaro, esattamente come è stato per Internet e il passaggio di informazioni da ogni parte del mondo.

Ciò sta a significare che la blockchain permetterà gli scambi di qualsiasi tipo di merce con sicurezza ed efficienza.

La tecnologia in questione sta cambiando profondamente la maniera in cui funziona il mondo: essa infatti, al di là del suo impiego nelle criptovalute, facilita numerosi processi quotidiani, tanto che settori come quello bancario e quello assicurativo la stanno già utilizzando.

Tra l’altro, secondo alcuni osservatori, la tecnologia potrebbe anche dar vita ad un futuro privo di broker e intermediari finanziari.

Vediamo quali sono gli universi di applicazione della blockchain, quelli che sono già una realtà e quelli che potrebbero cambiare radicalmente il nostro modo di vivere.

Blockchain: a che serve?

Oggigiorno molte transazioni commerciali sono inefficienti, costose e poco sicure. Ed hanno dei limiti: il denaro contante, per esempio, è utile per transazioni a livello locale e piccoli importi. Le transazioni digitali, poi, rendono gli utenti facili prede di frodi e cyberattacchi.

In aggiunta a queste carenze, il volume delle transazioni in tutto il mondo sta crescendo esponenzialmente ed è esattamente per questo che serve un sistema più sicuro ed efficiente, che non debba servirsi di equipe specializzate e non abbia commissioni o costi extra.

È esattamente qui che entra in gioco la tecnologia blockchain: per le criptovalute, questo processo funziona come una sorta di “libro contabile”, che conserva tutte le transazioni effettuate. Una risorsa del genere potrebbe essere usata per qualsiasi tipo di transazione e per monitorare il movimento di qualsiasi bene nei settori più diversi. Ecco alcuni esempi.

Finanziamento commerciale

Le imprese hanno bisogno di comprare beni e servizi a credito con la partecipazione visibile di entrambe le parti, per portare a termine le transazioni.

Per esempio IBM offre finanziamenti ai propri clienti, cosa che permette loro di comprare beni e servizi dai fornitori con stanziamenti approvati dalla stessa società. La compagnia ha trasferito tutte queste informazioni su blockchain e le ha presentate ai propri utenti come un libro contabile condiviso.

Imprese

Le imprese hanno bisogno di uno strumento che renda più agile il processo per ottenere l’approvazione di più enti legali (autorità portuarie, doganali, permessi di vario genere) per poter trasportare i beni tra frontiere. La blockchain può essere usata da questi enti per firmare tutte le approvazioni e mantenere informate le parti di tutti i passaggi in corso.

Governo

Molti enti dei governi statali vogliono registrare transazioni e monitorare le proprietà dei beni. Tutte queste azioni possono essere più rapide ed efficienti se realizzate tramite blockchain.

La necessità di verificare le identità delle persone continua a essere un problema, non solo a causa dei cybercriminali: basti pensare al numero delle persone nel mondo che ogni giorno smarriscono i propri documenti di identità o a quei rifugiati che di documenti non ne hanno.

Le organizzazioni governative possono usare la blockchain quando inseriscono i dati di nascita, autenticandoli digitalmente: si creerebbe così una rete accessibile in qualunque momento da ogni angolo del pianeta.

Internet delle cose

Dato che le apparecchiature tecnologiche interagiscono fra loro, tutte le interazioni rilevanti possono essere riportate e registrate nella blockchain per incrementarne l’efficienza e ridurre i costi. Nell’ambito di questi scambi, la tecnologia blockchain può essere utilizzata per automatizzare i processi dell’Internet of Things.

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