Lo Spesometro 2013 sta dando vita ad una nuova "telenovela fiscale": le proroghe si susseguono (ancora in bilico lo slittamento a febbraio), così come le comunicazioni a riguardo.
Dopo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate del 2 agosto, il 10 ottobre sono state diffuse le informazioni circa il modello polivalente. L’intreccio potrebbe confondere i contribuenti impegnati con la comunicazione. Cosa comunicare con lo Spesometro 2013?
Ricordiamo ancora una volta che vanno comunicate tutte le operazioni attive e passive rilevanti ai fini IVA nel periodo di riferimento, imponibili, non imponibili ed esenti, di qualunque importo con fattura (anche cessioni gratuite e operazioni in reverse charge assoggettate a IVA dal committente) e di importo superiore ai 3.600 euro senza fattura.
Spesometro 2013: comunicazione analitica o cumulativa?
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni rilevanti ai fini IVA può essere fatta, a scelta del contribuente, secondo queste modalità:
- comunicazione analitica. In questo caso l’interessato deve riportare ogni fattura emessa o ricevuta, con note di variazione, specificando altresì la data e il numero di emissione e di registrazione;
- comunicazione cumulativa. In questo caso l’interessato deve indicare, per ciascun cliente e fornitore, il numero delle operazioni cumulate, l’importo totale fatturato (imponibile e IVA) e le note di variazione.
In particolare nella comunicazione analitica vanno indicati:
- l’anno di riferimento;
- la Partita IVA o il C.F. del cedente o prestatore e del cessionario o committente;
- la data del documento, il corrispettivo al netto dell’IVA e l’imposta, nonchè, per i soggetti obbligati alla registrazione delle fatture emesse, la data di registrazione (fatture attive);
- la data di registrazione, il corrispettivo al netto dell’IVA e l’imposta o la specificazione che trattasi di operazioni non imponibili o esenti e la data del documento (fattura passiva);
- il numero del documento, l’ammontare complessivo imponibile delle operazioni, l’ammontare complessivo dell’imposta per coloro che si avvalgono della semplificazione delle scritture contabili;
- l’importo della nota di variazione e dell’eventuale imposta afferente.
Nella comunicazione cumulativa (o aggregata) si deve specificare:
- la Partita IVA o il C.F.;
- il numero delle operazioni aggregate;
- l’importo totale delle operazioni imponibili, non imponibili ed esenti;
- l’importo totale delle operazioni fuori campo IVA;
- l’importo totale delle operazioni con IVA non esposta in fattura;
- l’importo totale delle note di variazione;
- l’imposta totale sulle operazioni imponibili;
- l’imposta totale relativa alle note di variazione.
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