Spagna, bocciata la Finanziaria: governo Sanchez in bilico, elezioni anticipate ad aprile?

Alessandro Cipolla

13 Febbraio 2019 - 14:27

In Spagna bocciata dal Parlamento la legge di Bilancio: governo di centrosinistra in crisi, probabili elezioni anticipate ad aprile o insieme alle europee.

Spagna, bocciata la Finanziaria: governo Sanchez in bilico, elezioni anticipate ad aprile?

Era stata definita in Spagna la “manovra più a sinistra di sempre”, ma il governo presieduto dal socialista Pedro Sanchez si è visto bocciare dal Parlamento la legge di Bilancio iberica.

Per il via libera il governo di centrosinistra aveva bisogno infatti dei voti anche dei deputati catalani, che però hanno chiesto in cambio un impegno concreto da parte del governo in merito alla questione dell’indipendenza, cosa che Sanchez non ha concesso.

I catalani quindi hanno votato contro la Finanziaria e adesso in Spagna si parla di elezioni anticipate: per la data si parla del 14 o 28 aprile, ma potrebbe anche esserci un accorpamento con le europee di fine maggio.

Rischio elezioni anticipate in Spagna

La Spagna a breve potrebbe battere ogni record: se davvero ci saranno delle elezioni politiche anticipate ad aprile o a fine maggio, queste sarebbero le terze in poco più di tre anni.

Dopo la prima elezione andata a vuoto nel dicembre 2015 con conseguente bis a giugno 2016, nell’estate del 2017 c’è stato il ribaltone con il leader socialista Pedro Sanchez che da allora guida un governo di minoranza sostenuto dalla sinistra di Podemos e da vari piccoli partiti baschi e catalani.

Lo scorso ottobre ecco che il governo di centrosinistra ha preparato una legge di Bilancio da molti ritenuta “storica”, visto che prevede una tassa patrimoniale e l’aumento del salario minimo.

Il problema è però che questa Finanziaria alla fine non è riuscita a trovare in Parlamento i numeri per essere approvata. Decisivo è stato il voto contrario dei deputati catalani, che finora avevano invece appoggiato il governo Sanchez.

Se davvero il governo dovesse cadere con conseguenti elezioni anticipate, i sondaggi danno il Partito Socialista in testa ma, messi insieme, i partiti di centrodestra potrebbero avere la maggioranza grazie soprattutto alla crescita della destra di Vox.

La Spagna quindi ripiomba in un autentico caos politico. Con una legge elettorale di stampo proporzionale e una grande frammentazione dell’elettorato, c’è il rischio che anche un nuovo vota non possa servire a dare un governo stabile al paese.

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