Smart working privati: nuova proroga in arrivo con il decreto Sostegni bis

Teresa Maddonni

03/05/2021

Smart working privati: la proroga ulteriore dovrebbe arrivare con il decreto Sostegni bis stando alla bozza del testo che circola in queste ore. Si va verso la data del 30 settembre.

Smart working privati: nuova proroga in arrivo con il decreto Sostegni bis

Smart working privati: nuova proroga in arrivo con il decreto Sostegni bis in bozza e di prossima emanazione. La nuova proroga arriverebbe dopo la recente proroga delle regole per lo smart working semplificato per i dipendenti privati fino al 31 luglio 2021 con il decreto Riaperture di aprile.

Il decreto Proroghe ha invece prorogato lo smart working fino a fine anno per i dipendenti pubblici.

Ora il decreto Sostegni bis, che segue il dl Sostegni di marzo con gli aiuti per famiglie e imprese, porta lo smart working semplificato senza accordo tra le parti per i lavoratori privati fino al 30 settembre.

Si tratta ovviamente di anticipazioni basate su una bozza ancora non completa, anche se già in un incontro della scorsa settimana tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e i sindacati era spuntata questa nuova scadenza per la modalità semplificata di lavoro agile dei dipendenti privati.

Smart working privati: proroga in arrivo con il decreto Sostegni bis

Lo smart working semplificato potrebbe arrivare fino al 30 settembre con una proroga ulteriore alle misure attualmente in vigore per i dipendenti privati con il decreto Sostegni bis. Si legge nel testo in bozza, per la parte che riguarda la relazione illustrativa, quanto segue:

“La proposta normativa prevede la proroga fino al 30 settembre 2021 dei termini previsti dai commi 3 e 4 dell’articolo 90, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 in materia di lavoro agile. In base a tali disposizioni la modalità di lavoro agile, disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata dai datori di lavoro privati a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti. Si fa presente che i termini previsti dai commi 3 e 4 dell’articolo 90, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 sono stati già prorogati fino al 31 gennaio 2021 dal DL n. 83 del 2020 e successivamente fino al 30 aprile 2021 dall’art. 19 del Decreto Legge n 183 del 2020, Allegato 1 n.29. La presente proposta normativa ha carattere meramente ordinamentale e le disposizioni prorogate vengono attuate nei limiti delle risorse disponibili autorizzate a legislazione vigente. Pertanto, la proposta non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.”

Nella bozza non si fa riferimento all’ultimissima proroga introdotta dal decreto Riaperture per lo smart working dei dipendenti privati, motivo questo per attendere chiaramente il testo ufficiale con la conferma della data del 30 settembre.

Smart working semplificato: per i privati si passa dal 31 luglio al 30 settembre

Fino al 31 luglio 2021, quando termina lo stato di emergenza salvo proroghe, lo smart working resta semplificato per i privati, ma si andrebbe verso la nuova data del 30 settembre.

La modalità di lavoro agile oggi, e da quando è iniziata l’emergenza Covid, può essere attivata comunicando al ministero del Lavoro, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione in smart working, ricorrendo alla documentazione resa disponibile dal ministero stesso senza dover allegare l’accordo con il lavoratore che non è pertanto necessario nel perdurare dello stato di emergenza.

La proroga è stata fissata da poco al 31 luglio, ma il 30 settembre del decreto Sostegni bis è anche il nuovo termine emerso nell’incontro di martedì scorso tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e i sindacati.

Il ministro avrebbe puntato sulla data del 30 settembre, laddove i sindacati chiedevano di arrivare fino alla fine dell’anno.

La riunione è nata per discutere le questioni critiche relative allo smart working, e il governo guarderebbe ad accordi quadro per la negoziazione e strumenti di incentivazione. Orlando durante la riunione ha dichiarato:

“Il ritorno alla disciplina ordinaria dovrà avvenire riflettendo su punti di forza e di debolezza che sono emersi durante questo lungo periodo di sperimentazione di lavoro agile emergenziale. In vista della definizione di una normativa post emergenza, o comunque di un suo superamento, credo sia utile riflettere su come si ’plana’ sul ritorno alla normalità.”

Lo smart working per i dipendenti privati anche nella disciplina ordinaria, al di là della proroga del decreto Sostegni bis, andrà ripensato, come anche annunciato per i dipendenti pubblici con la contrattazione collettiva.

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