Scuola, Azzolina ai precari: “Sulle graduatorie il parlamento può intervenire”

Teresa Maddonni

15/04/2020

07/09/2021 - 12:07

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Scuola, Azzolina si rivolge ai precari che chiedono la riapertura dell graduatorie d’Istituto scrivendo che solo un intervento parlamentare potrebbe sbloccare la situazione. La ministra lo ha comunicato in un lungo post su Facebook. Approvazione anche da altri membri della maggioranza di governo, ma c’è abbastanza tempo?

Scuola, Azzolina ai precari: “Sulle graduatorie il parlamento può intervenire”

Scuola, Lucia Azzolina si rivolge ai precari: “Sulle graduatorie il parlamento può intervenire.”

In un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale la ministra dell’Istruzione ha scritto ai precari della scuola che nell’ultima settimana, da quando è stato varato il decreto scuola per COVID-19 che ha determinato il blocco dell’aggiornamento e dei nuovi inserimenti nelle graduatorie d’Istituto, hanno avanzato legittime richieste alla titolare di viale Trastevere.

Moltissimi sono i giovani laureati e i precari che hanno scritto alla ministra, anche e soprattutto attraverso i gruppi Facebook, di ripensare la decisione di rimandare, a distanza di tre anni dall’ultimo aggiornamento, l’apertura delle graduatorie al 2021.

Dopo giorni di pressioni, in vista del passaggio del decreto in parlamento, la ministra ha scritto ai precari informando che solo un regolamento approvato dalle Camere potrebbe sbloccare la situazione.

Ricordiamo che per oggi la ministra ha convocato i sindacati in merito ai concorsi scuola, altro elemento di scontro con parti sociali e precari della scuola. Vediamo cosa ha scritto la Azzolina ai precari.

Scuola, Azzolina ai precari: “Sulle graduatorie il parlamento può intervenire”

Scuola, Azzolina scrive ai precari che sulle graduatorie d’Istituto il parlamento può intervenire attraverso una norma che possa velocizzare il processo di provincializzazione delle graduatorie e procedere, investendo, alla digitalizzazione.

Il problema del blocco delle graduatorie la ministra lo ha imputato alla situazione di emergenza da COVID-19 e alla difficoltà di gestire domande anche cartacee a causa di un sistema che ha definito “vetusto”.

Ora la ministra spiega ai precari che un intervento parlamentare potrebbe in qualche modo velocizzare il meccanismo e di conseguenza potrebbero sembrare anche legittimi i sospetti di chi ha pensato che l’emergenza fosse una scusa per mascherare l’incapacità di procedere alla provincializzazione delle graduatorie stabilita dal decreto salva-precari convertito in legge lo scorso dicembre. Azzolina ha scritto:

“Ripeto quanto già detto: alle condizioni attuali non è possibile l’aggiornamento delle graduatorie. L’unica strada, per evitare di riversare centinaia di migliaia di lavoratori nelle scuole per presentare ed elaborare le domande, in piena emergenza coronavirus, sarebbe quella di accelerare sulla provincializzazione delle graduatorie, digitalizzando il sistema.

Per farlo serve un regolamento che ci consenta, appunto, di organizzare su base provinciale le graduatorie e di gestirle attraverso i nostri uffici territoriali, sgravando le scuole. Lo avevamo inserito nel decreto scuola dello scorso dicembre, lì c’è la norma. Ma per attuare il regolamento, come ho spiegato in altre occasioni, serve una procedura molto lunga che richiede, per legge, una serie di pareri a vari organi di controllo. Col rischio quindi di non poter garantire un regolare avvio del prossimo anno. Anche perché parliamo potenzialmente di un milione di domande.

Ho a cuore i precari, lo sono stata anche io. Esiste uno ed un solo modo per risolvere la questione.

Serve una norma che ci autorizzi a velocizzare la provincializzazione delle graduatorie. Un decreto ministeriale avente natura non regolamentare potrebbe abbreviare i tempi per rendere esecutive le norme sulle graduatorie provinciali. Avendo poi anche il tempo, da non sottovalutare, per un collaudo del sistema.

Sono però consapevole del fatto che rappresenterebbe una deroga forte. È un’ipotesi su cui può confrontarsi solo il Parlamento, in fase di conversione del decreto scuola. Il governo assicurerà in tal caso investimenti e risorse per la digitalizzazione. Vista la portata dell’emergenza in corso credo che questa idea possa essere presa in considerazione. Ma sarebbe necessaria, direi anzi imprescindibile, un’ampia condivisione parlamentare.”

Sulle graduatorie apertura della maggioranza

Sulle graduatorie bisogna intervenire e a pensarlo sono altri membri interni alla maggioranza. L’occasione potrà essere la discussione e definitiva approvazione del decreto scuola per l’emergenza COVID-10. Nella giornata di domani, giovedì 16, è previsto l’esame in VII Commissione Istruzione del Senato del testo.

I colleghi di Azzolina del Movimento 5 Stelle si sono già detti, in un comunicato, disposti a pensare a una revisione e a una soluzione per le graduatorie. La stessa apertura arriva da un’altra parte della maggioranza del governo PD e LeU. In particolare la viceministra dell’Istruzione PD Anna Ascani ha affermato:

“Per riuscire nell’intento sarà necessaria la più ampia condivisione parlamentare in sede di conversione del decreto scuola e sono certa che non mancherà. Gli insegnanti tutti, precari compresi, stanno dimostrando anche in queste ore di emergenza, dedizione e senso di responsabilità nei confronti della scuola e degli studenti. È importante riconoscere la loro professionalità e garantire i loro diritti.”

Sembra dunque che le buone intenzioni ci siano per una norma che possa far riaprire le graduatorie quest’anno da parte della ministra Azzolina e da parte degli altri membri della maggioranza. Solo un elemento potrebbe non rendere fattibile il tutto e vale a dire il fattore tempo.

Siamo a metà aprile e in piena emergenza. Le scuole riapriranno a settembre e ancora non si sa bene come: riusciranno a permettere ai tantissimi precari l’aggiornamento e ai tanti giovani laureati che da tre anni aspettano di potersi iscrivere in graduatoria? L’impresa è ardua, vedremo se il parlamento riuscirà, se vorrà, nell’intento di riaprire le graduatorie in questo 2020.

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