Scorte alimentari, cibi e provviste da tenere sempre in dispensa

Money.it Guide

7 Luglio 2025 - 17:32

Dalle pandemie alle guerre globali, il tema delle scorte alimentari è diventato oggi sempre più di attualità: ecco cosa tenere in dispensa in caso di emergenza.

Scorte alimentari, cibi e provviste da tenere sempre in dispensa

Le scorte alimentari rappresentano una necessità spesso sottovalutata fino a quando non ci si trova in situazioni di emergenza. Infatti, gli esseri umani possono sopravvivere circa tre settimane senza cibo, ma solo tre giorni senza liquidi. Questa realtà evidenzia quanto sia fondamentale essere preparati, soprattutto in tempi - come i nostri - dove ci siamo ritrovati a fronteggiare pandemie e disastri climatici impensabili fino a qualche anno fa e, soprattutto, il timore di una guerra globale mai realmente sopito.

In caso di emergenze prolungate, si potrebbe correre il rischio di non importare prodotti essenziali come carne, latte e cereali. Per questo motivo, esperti raccomandano di mantenere in casa provviste sufficienti a garantire una dieta di circa 2.200 kcal giornaliere per persona.

Secondo le linee guida, ogni individuo dovrebbe disporre di almeno 9 litri di acqua potabile per tre giorni, oltre a specifiche quantità di alimenti come 3,5 kg di prodotti a base di cereali, 2,5 kg di frutta secca e 4 kg di verdura e frutta.

Cosa comprare, quindi, per fare scorte alimentari? Come organizzarle correttamente? Quali altri beni essenziali tenere in casa? Ecco la guida completa per preparare e gestire le scorte alimentari di sicurezza, garantendo tranquillità e autonomia in qualsiasi situazione imprevista.

Perché è importante avere scorte alimentari?

In un mondo sempre più incerto, le scorte alimentari non sono più un’opzione ma una necessità concreta. Gli eventi recenti hanno modificato la percezione globale sulla preparazione alle emergenze, rendendo essenziale comprendere perché dovremmo tutti avere una dispensa ben fornita.

Emergenze impreviste: guerra, blackout, disastri naturali

Le catastrofi naturali, i blackout elettrici e persino le pandemie possono colpire senza preavviso, interrompendo la catena di approvvigionamento e rendendo difficile l’accesso al cibo. Pensando a situazioni tangibili recenti, eventi come il blackout generale che ha colpito Spagna, Portogallo e parte della Francia hanno evidenziato quanto sia fondamentale essere pronti.

La Commissione Europea ha recentemente fornito linee guida ai cittadini proprio per affrontare situazioni critiche come guerre, disastri naturali e attacchi informatici. Alla base di questa strategia c’è un principio chiaro: nelle prime 72 ore di una crisi, i servizi di emergenza potrebbero non essere in grado di intervenire ovunque. Durante questi momenti, avere scorte alimentari di sicurezza può fare la differenza tra il panico e la tranquillità.

Autoprotezione e responsabilità personale

Nelle emergenze e nelle situazioni di disastro, può accadere che ci si trovi temporaneamente isolati. Cosa succede, ad esempio, quando inondazioni, frane o forti nevicate bloccano le strade e rendono impossibile l’approvvigionamento dei negozi?

In questi casi, l’autoprotezione e la responsabilità personale giocano un ruolo cruciale. Coloro che prendono le giuste precauzioni per sé stessi e per i loro familiari possono superare con più calma la fase critica fino all’arrivo dei soccorsi. Infatti, ogni volta che si verifica un’emergenza, il primo effetto visibile è l’affollamento dei supermercati e una corsa ai generi di prima necessità. Avere una scorta «cuscinetto» permette di evitare la ressa e i rischi associati ai momenti di psicosi collettiva.

Quanto tempo coprire con le scorte

La domanda sorge spontanea: per quanto tempo dovrebbero durare le nostre scorte alimentari in caso di emergenza? Le raccomandazioni variano:

  • la Commissione Europea e la FEMA consigliano di avere scorte di acqua, cibo e medicine per sopravvivere almeno tre giorni;
  • la Croce Rossa raccomanda una fornitura di cibo e acqua per tre giorni per ogni persona nel nucleo familiare;
  • una scorta domestica di base dovrebbe comprendere generi alimentari sufficienti per una settimana;
  • per emergenze a lungo termine, è consigliabile considerare alimenti che dureranno da un mese a un anno.

Alcune fonti suggeriscono che ogni dispensa dovrebbe essere attrezzata per sostenere i consumi di una famiglia per più di 6 mesi. Tuttavia, l’importante è iniziare gradualmente, senza pesare sulle finanze familiari.

Predisporre adeguate scorte di cibo non significa essere allarmisti, ma piuttosto persone responsabili che si preparano saggiamente a qualsiasi eventualità, garantendo tranquillità e sicurezza alla propria famiglia.

Cosa comprare per fare scorte alimentari

La creazione di scorte alimentari adeguate inizia con la selezione strategica dei prodotti giusti. È essenziale scegliere alimenti che combinino lunga conservazione, valore nutrizionale e praticità.

Cibi a lunga conservazione: pasta, riso, legumi

La base di ogni dispensa d’emergenza dovrebbe includere alimenti ricchi di carboidrati e proteine vegetali. Pasta e riso sono fondamentali, con una durata di 2-3 anni se conservati correttamente in luoghi asciutti e bui. Per ottimizzare lo spazio, considerare formati come gli spaghetti, più compatti.

I legumi secchi rappresentano un’eccellente fonte proteica con durata fino a 30 anni se adeguatamente conservati. Ceci, lenticchie e fagioli borlotti, sia secchi che in scatola, garantiscono varietà nutrizionale nella dieta d’emergenza.

Alimenti pronti al consumo: scatolette, frutta secca

In situazioni critiche, gli alimenti che non richiedono cottura sono preziosi. Le conserve in scatola come tonno, sardine e verdure offrono nutrienti immediatamente disponibili.

La frutta secca e la frutta a guscio (mandorle, noci, nocciole) forniscono energia concentrata e grassi sani, ideali come spuntini energetici. Un mix di questi alimenti garantisce l’apporto di fibre, vitamine e minerali essenziali anche in assenza di prodotti freschi.

Bevande essenziali: acqua, succhi, latte UHT

L’acqua rimane la priorità assoluta: sono raccomandati 9 litri per persona per coprire il fabbisogno di tre giorni. I succhi di frutta in monoporzione offrono non solo idratazione ma anche vitamine.

Il latte UHT rappresenta un’ottima fonte di calcio e proteine, con il vantaggio di conservarsi per mesi senza refrigerazione finché non viene aperto. Una volta aperto, va conservato in frigorifero e consumato entro pochi giorni.

Grassi e condimenti: olio, burro, spezie

I grassi sono essenziali per l’assorbimento di vitamine e come fonte concentrata di energia. L’olio extravergine d’oliva è ideale per le sue proprietà antiossidanti. Il burro può essere conservato nel freezer come riserva d’emergenza.

Le spezie come sale, pepe e erbe aromatiche migliorano il sapore dei pasti anche semplici, rendendo più gradevole l’alimentazione in situazioni difficili.

Dolci e comfort food: miele, cioccolato, biscotti

In momenti di stress, i comfort food hanno un ruolo importante per il benessere psicologico. Il miele è praticamente eterno se conservato correttamente e possiede proprietà antibatteriche naturali. Il cioccolato fondente, ricco di serotonina, migliora l’umore e fornisce energia rapidamente. I biscotti confezionati, preferibilmente a lunga conservazione, completano la dispensa offrendo un piccolo piacere quotidiano con durata fino a 12 mesi.

Organizzare una scorta alimentare bilanciata significa considerare tanto il valore nutritivo quanto il comfort psicologico, garantendo autonomia completa in caso di necessità.

Come organizzare e conservare le scorte

Conservare correttamente le scorte alimentari rappresenta un aspetto fondamentale quanto la loro selezione. Una gestione intelligente garantisce la massima durata dei prodotti e previene sprechi inutili.

Dove conservare: luoghi freschi, asciutti e bui

La scelta del luogo di conservazione influisce direttamente sulla durata degli alimenti. Idealmente, le scorte alimentari di sicurezza vanno posizionate in ambienti freschi, asciutti e con poca luce diretta.

Seminterrati, scantinati e cunicoli rappresentano le opzioni migliori. Garage e soffitte, seppur utilizzabili, risultano spesso troppo caldi e compromettono più rapidamente la qualità dei cibi.

Se lo spazio è limitato, anche armadi, ripiani alti, contenitori sotto il letto o armadietti della cucina possono funzionare efficacemente. Fondamentale è mantenere i prodotti sollevati da terra, specialmente se si tratta di pavimenti in cemento che potrebbero arrugginire le lattine o far assorbire umidità alle bottiglie in plastica.

Rotazione delle scorte: consumare e rimpiazzare

Il sistema FIFO (First In-First Out) rappresenta la base di una corretta gestione delle scorte. Questo metodo prevede di consumare prima i prodotti con scadenza più ravvicinata, posizionandoli davanti agli equivalenti con date più lontane.

Un concetto importante è quello di stock vivo, opposto allo stock morto che viene dimenticato in un angolo. Integrare le scorte nell’alimentazione quotidiana, consumandole regolarmente e sostituendole immediatamente, garantisce un ricambio costante e previene sprechi.

Etichettatura e controllo delle scadenze

Etichettare i contenitori è fondamentale per una gestione efficiente. Le etichette dovrebbero indicare nome dell’alimento, data di scadenza o di apertura. È consigliabile svuotare e pulire completamente la dispensa almeno una volta al mese, un’occasione ideale per controllare le scadenze dei diversi prodotti. Per alimenti travasati in contenitori, come cereali e legumi, l’uso di barattoli ermetici trasparenti facilita l’identificazione del contenuto e previene infestazioni.

Scorte vive vs scorte morte

Nel contesto agricolo, le «scorte vive» indicano il bestiame da allevamento e da lavoro, mentre le «scorte morte» comprendono attrezzi, macchine, sementi e foraggi.

Applicando questo concetto alla dispensa domestica, possiamo considerare «vive» le scorte che vengono regolarmente consumate e rinnovate, mentre «morte» quelle accumulate e dimenticate. Un’efficace gestione privilegia sempre le scorte vive, garantendo così un ricambio costante e una maggiore freschezza dei prodotti quando realmente necessari in situazioni d’emergenza.

Altri beni essenziali da tenere in casa

Oltre alle scorte alimentari, è fondamentale considerare altri beni essenziali per affrontare situazioni di emergenza con serenità. La Commissione Europea, infatti, raccomanda a ogni cittadino dell’Unione di avere in casa scorte sufficienti non solo di cibo e acqua, ma anche di medicinali, batterie e altri beni indispensabili.

Prodotti per l’igiene personale e domestica

Mantenere standard igienici adeguati risulta cruciale durante le emergenze, anche quando l’acqua va utilizzata con parsimonia. Una casa preparata dovrebbe includere: sapone, detergenti, shampoo, dentifricio, spazzolini, prodotti per la rasatura, carta igienica, disinfettante, sacchetti per la spazzatura e carta per uso domestico. L’igiene rimane una priorità assoluta anche nei momenti difficili, poiché previene malattie e infezioni che potrebbero complicare ulteriormente la situazione.

Farmaci e kit di primo soccorso

Un armadietto dei medicinali ben fornito deve contenere: farmaci personali importanti, materiale di medicazione, antidolorifici, antipiretici, disinfettanti per ferite e pelle, termometro clinico, farmaci antidiarroici, rimedi per punture d’insetti, pomata per scottature e pinzette. Per chi soffre di patologie specifiche come diabete o asma, è essenziale includere l’insulina o gli inalatori necessari. Ripetiamo che l’Unione Europea consiglia di preparare scorte sufficienti per le prime 72 ore di crisi, considerate le più delicate.

Fonti di luce e calore alternative

Durante un’interruzione di corrente, sistemi di riscaldamento e illuminazione smettono di funzionare. Risultano quindi indispensabili: candele, fiammiferi, accendini, torce e batterie. Chi possiede una stufa a legna dovrebbe assicurarsi di avere legna sufficiente, mentre gli altri possono ricorrere temporaneamente a indumenti pesanti. Per cucinare in assenza di elettricità, si possono utilizzare griglie da giardino all’aperto o fornelli da campeggio.

Cibo e accessori per animali domestici

Anche i nostri amici a quattro zampe necessitano di preparazione. Un kit di sopravvivenza per animali domestici dovrebbe includere: cibo per 1-2 settimane (circa 3,5kg di cibo umido), acqua in bottiglia, ciotole collassabili, sistemi di smaltimento rifiuti, trattamenti antiparassitari, collari, guinzagli, porta animali, giocattoli e documenti medici. Per un cane di taglia media (10-25 kg), il fabbisogno giornaliero è di circa 30g di cibo umido per kg e 50ml di acqua per kg.

Iscriviti a Money.it