Ricorso per Cassazione: quando presentarlo e come compilare la domanda (Fac-Simile)

Simone Micocci

25 Maggio 2017 - 11:56

Ricorso per Cassazione: guida su come impugnare una sentenza che presenta errori di diritto tramite il ricorso alla Corte di Cassazione. Fac-Simile domanda, termini di presentazione e istruzioni per il controricorso.

Ricorso per Cassazione: quando presentarlo e come compilare la domanda (Fac-Simile)

Ricorso per Cassazione: quando e come presentarlo?

La Corte di Cassazione è l’organo posto al vertice della giurisdizione ordinaria italiana; la sua principale funzione, come stabilito dall’articolo 65 della Legge fondamentale sull’ordinamento giudiziario, è di garantire “l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni”.

Il ricorso per Cassazione, quindi, è quello strumento con il quale si possono impugnare le sentenze pronunciate in grado di appello o in unico grado; tuttavia, si può fare ricorso per Cassazione solo per le sentenze che presentano errori di diritto, poiché la Suprema Corte non può decidere nuovamente in merito alla controversia. La Corte di Cassazione, quindi, ricopre una funzione di “controllo” sull’esatta applicazione delle norme di diritto.

Per fare chiarezza su quando e come presentare ricorso per Cassazione abbiamo deciso di scrivere questa guida, dove tra l’altro trovate dei preziosi consigli su come fare una corretta redazione del ricorso.

Cosa significa ricorso per Cassazione?

Il ricorso per Cassazione, come appena anticipato, è quel mezzo di impugnazione ordinario con il quale si chiede il riesame di una sentenza per motivi di diritto. Questa possibilità è tutelata dalla Costituzione, nell’articolo 111, ed è garantita per tutte le sentenze comprese quelle inappellabili. È possibile presentare il ricorso anche per i provvedimenti sulla libertà personale.

È la Corte di Cassazione a valutare l’ammissibilità di una domanda di ricorso; se lo reputa ammissibile dichiara l’annullamento della sentenza, il quale può essere con rinvio o senza. Ecco quali sono le differenze:

  • annullamento con rinvio: la Corte di Cassazione rinvia l’annullamento al giudice di merito competente, poiché dichiara non poter assumere direttamente la decisione corretta (se ad esempio sono necessari altri accertamenti di fatto);
  • annullamento senza rinvio: se il giudice rileva un difetto assoluto di giurisdizione, se la domanda è improponibile oppure nel caso di improcedibilità del giudizio.

La Corte di Cassazione, quindi, ha il dovere di assicurare l’osservanza e l’uniformità di interpretazione delle Legge. Ma in quali casi è possibile presentare il ricorso per Cassazione? Scopriamolo di seguito.

Ricorso per Cassazione: quando è possibile?

È l’articolo 360 del Codice di procedura civile a stabilire quali sono le sentenze impugnabili e le motivazioni per le quali presentare il ricorso. Nel dettaglio, si può impugnare una sentenza pronunciata in unico grado, o dalla Corte di Appello, per:

  • motivi attinenti alla giurisdizione;
  • violazione delle norme sulla competenza, quando non è prescritto il regolamento di competenza;
  • violazione o falsa applicazione di norme di diritto e dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro;
  • nullità della sentenza o del procedimento;
  • omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti.

Inoltre, si può presentare ricorso quando entrambe le parti concordano nell’omettere l’appello.

L’articolo 360 bis, invece, indica le ipotesi in cui il ricorso per Cassazione è inammissibile. Nel dettaglio, il “filtro” per l’accesso al giudizio di legittimità prevede che il ricorso è inammissibile quando:

  • il provvedimento impugnato ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla giurisprudenza della Corte e l’esame dei motivi non offre elementi per confermare o mutare l’orientamento della stessa;
  • è manifestamente infondata la censura relativa alla violazione dei princìpi regolatori del giusto processo.

Come fare ricorso per Cassazione

La domanda di ricorso va depositata, entro 20 giorni dall’ultima notifica fatta alle parti con le quali è proposto, presso la cancelleria della Corte di Cassazione. In allegato alla domanda ci devono essere:

  • nota di deposito e iscrizione a ruolo debitamente compilata indicando tutti i dati richiesti (codice fiscale avvocati e parti interessati, estremi del provvedimento impugnato, inizio del giudizio di primo grado, autorità e località, indicazione dei dati di notifica dell’atto etc.);
  • marca per diritti di notificazione a richiesta d’ufficio, del valore di euro 27,00, da applicare sulla nota di deposito;
  • compilazione del modulo per la dichiarazione del valore della controversia ai fini della quantificazione del contributo unificato con applicazione della ricevuta attestante il pagamento dello stesso, nonché del contributo integrativo di € 200,00 pari all’imposta fissa di registrazione dei provvedimenti giudiziari emessi dalla Corte;
  • originale dell’atto notificato;
  • copia autentica del provvedimento impugnato;
  • una delle due istanze in originale;
  • eventuale delibera o procura;
  • eventuale copia autentica del provvedimento di ammissione al patrocinio dello Stato, nonché eventuale procura speciale notarile all’uopo rilasciata;
  • 7 copie del ricorso complete di relata di notifica;
  • 7 copie del provvedimento impugnato;
  • Secondo originale istanza 369 c.p.c.

L’altra parte può resistere al ricorso per Cassazione notificando al ricorrente un controricorso; questo va fatto entro 20 giorni dalla scadenza del termine stabilito per il deposito del ricorso. Dalla notifica del controricorso ci sono altri 20 giorni per il deposito nella cancelleria della Corte. Anche se si vuole proporre un ricorso incidentale, cioè la controimpugnazione dello stesso provvedimento, bisogna farlo nel controricorso.

Domanda di ricorso in Cassazione

La domanda di ricorso in Cassazione, per la quale di seguito potete scaricare il Fac-Simile, deve essere sottoscritta da un avvocato iscritto all’albo munito di procura speciale. La domanda, pena di inammissibilità, deve contenere le indicazioni su:

  • il provvedimento impugnato;
  • le parti;
  • i fatti di causa;
  • la procura (se conferita tramite atto separato)
  • decreto di ammissione al gratuito patrocinio (se presente);
  • gli atti processuali, dei contratti o accordi collettivi o dei documenti sui quali si fonda il ricorso;
  • motivi del ricorso con l’indicazione delle norme di diritto su cui si fondano.
Ricorso per Cassazione (FAC-SIMILE)
Clicca qui per scaricare il Fac-Simile della domanda per l’impugnazione di una sentenza tramite il ricorso per Cassazione.

Quando un avvocato si occupa della redazione del ricorso deve prestare particolare attenzione ad alcuni fattori: ad esempio, bisogna individuare correttamente quelli che sono i vizi della sentenza impugnata, evitando di fare una confusione di tipo concettuale. Un altro consiglio è quello di chiarire fin da subito, tramite la redazione di un abstract riassuntivo, quali sono i motivi di censura e indicando l’oggetto del ricorso.

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