Debiti Fisco, cosa succede se salti una rata?

Nadia Pascale

2 Dicembre 2025 - 11:15

Importante pronuncia della Corte di cassazione: se si salta una rata dei debiti con il fisco rateizzati, l’iscrizione a ruolo delle somme residue è automatico. Pesanti conseguenze.

Debiti Fisco, cosa succede se salti una rata?

Debiti con il Fisco rateizzati, cosa succede se si salta il pagamento di una rata, anche per semplice dimenticanza? Le conseguenze possono essere davvero pesanti anche perché l’Agenzia delle Entrate non è tenuta ad avvisare il contribuente della “dimenticanza”.

Importante ordinanza della Corte di Cassazione, il mancato pagamento di una rata delle imposte porta all’iscrizione a ruolo dell’intera somma automaticamente.
Ecco le pesanti conseguenze per i contribuenti che dimenticano di pagare una rata delle imposte.

Debiti con il Fisco rateizzati, ecco cosa succede se si dimentica una rata

La Corte di Cassazione con l’ordinanza 30651 del 20 novembre 2025 ha ribadito importanti principi inerenti la rateizzazione delle imposte. Nel caso trattato un contribuente (società) aveva chiesto la rateizzazione del debito IVA, il debito era garantito da polizza fideiussoria (ritenuta successivamente inidonea), in seguito al mancato pagamento di una rata, c’è la decadenza dal piano di rateizzazione e l’iscrizione a ruolo delle somme non ancora versate.

L’iscrizione a ruolo porta comunque conseguenze pesanti e sanzioni. Viene, quindi, notificata la cartella di pagamento che seguendo un “inadempimento” comprende sanzioni e interessi.

La Commissione tributaria provinciale prima e la Commissione tributaria regionale in un secondo momento accolgono il ricorso della società ritenendo che l’Amministrazione finanziaria non potesse procedere all’iscrizione a ruolo senza una preventiva contestazione formale dell’inadempimento e senza un provvedimento sull’idoneità della garanzia fideiussoria.

Iscrizione a ruolo delle somme senza preventiva comunicazione è legittima

L’Amministrazione finanziaria propone ricorso in Corte di Cassazione. La Suprema Corte ribadisce che in base all’articolo 15-ter del DPR 602 del 1973 vigente all’epoca dei fatti, l’inadempimento nel pagamento anche di una sola rata comporta la decadenza dal beneficio della rateazione e legittima l’iscrizione a ruolo dell’intero debito residuo.

L’obbligo di pagare le rate è già noto, e il mancato rispetto di tale obbligo fa scattare automaticamente le conseguenze previste dalla legge senza bisogno di ulteriori comunicazioni.

La decadenza dal piano di rateazione comporta importanti conseguenze, in primo luogo il debito residuo diventa immediatamente esigibile nella sua interezza anche se trattasi di importi elevati. In secondo luogo l’Agente della riscossione può procedere all’iscrizione a ruolo per l’importo totale dovuto comprese sanzioni e interessi e può iniziare azioni esecutive sui beni.

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