Il ruolo delle multinazionali estere e italiane all’interno del sistema produttivo del Belpaese: cosa dice l’ultimo report dell’Istat, relativo all’anno 2014.
Nel 2014 le imprese estere operanti in italia erano 13.569, pari a circa la metà delle controllate italiane all’estero (22.388). E’ quanto emerge da un’indagine Istat sul ruolo delle multinazionali italiane ed estere all’interno del sistema produttivo del Belpaese.
Nel report, l’Istituto nazionale di statistica sottolinea che l’incidenza delle imprese a controllo estero in Italia sul totale delle aziende residenti nel nostro Paese equivale al 7,6% in termini di addetti (1,2 milioni) e al 17,8% in termini di fatturato (524 miliardi di euro).
Il peso delle controllate italiane all’estero, invece, è pari al 10,4% per quanto concerne gli addetti (1,6 milioni) e al 15,2% in termini di fatturato (448 miliardi).
Istat: dall’UE la quota maggiore di investitori esteri
La fetta più consistente di investitori esteri in Italia proviene dall’Unione europea, sia sul fronte delle imprese (61,6%), sia su quello degli addetti (59,2%) e del fatturato (54,6%).
Gli USA, invece, rappresentano il Paese con il numero più alto di imprese e addetti a controllo estero in Italia (2.213 con quasi 276 mila dipendenti), sia nel settore secondario che in quello terziario.
Gli Stati Uniti - sottolinea l’Istat - sono anche il luogo con la maggiore concentrazione di investimenti esteri italiani, per un totale di 139 mila addetti nell’industria e circa 117 mila nei servizi.
Istat: prosegue espansione multinazionali italiane all’estero
Nel 2014 il numero di controllate estere in Italia è aumentato di 404 unità rispetto al 2013. Parallelamente prosegue l’espansione delle multinazionali tricolori all’estero (+384 rispetto al 2013). In termini di addetti, i Paesi in cui si è intensificata maggiormente la loro presenza sono Brasile (+17 mila unità), USA (+14 mila) e Cina (+9 mila).
Considerevole la quota di fatturato esportato verso il loro Paese di origine dalle multinazionali italiane attive nel settore Made in Italy che operano all’estero: 46,2% per le industrie tessili e dell’abbigliamento e 41,7% per la produzione di articoli in pelle.
L’Istat evidenzia inoltre come le multinazionali estere siano in media più produttive (69,3 mila euro per addetto rispetto a 57,9 mila euro) e più profittevoli di quelle a controllo nazionale.
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