La delega fiscale, che doveva contenere anche le modifiche al regime dei minimi, viene prorogata di sei mesi. Saltano i provvedimenti che Matteo Renzi aveva promesso sulle Partite Iva e sulla Gestione Separata?
Matteo Renzi l’aveva promesso. Nell’ambito della delega fiscale avrebbero trovato spazio anche le modifiche inerenti al regime dei minimi. Lo scopo era quello di ovviare al pasticcio sulle partite IVA compiuto con l’approvazione della Legge di Stabilità 2015 che stabilisce l’aumento dell’aliquota dal 5 al 15% e l’abbassamento del tetto massimo, escludendo de facto un ampia platea di beneficiari e incrementando gli oneri nei confronti di professionisti e freelance in difficoltà. A tutto ciò si aggiunge l’aumento dei contributi INPS per la Gestione Separata la cui aliquota sale dal 27,72% al 30,75%.
La delega fiscale è però stata prorogata di sei mesi nel tentativo di risolvere un altro pasticcio, quello inerente all’articolo salva-Berlusconi che renderebbe nuovamente candidabile il leader di Forza Italia cancellando la condanna per frode fiscale relativa al processo Mediaset.
A questo punto dunque sorge spontanea una domanda? Se la delega fiscale salta che fine fanno le modifiche "imminenti" al regime dei minimi promesse dal Presidente del Consiglio? Se viene rinviata l’una, a rigor di logica, non salta solo il decreto sui reati tributari, ma anche tutti gli altri provvedimenti sul Fisco: la fatturazione elettronica, la riforma del catasto, l’abuso di diritto e i provvedimenti sulle Partite IVA
La motivazione della proroga è nota a tutti, ma se non bastasse la spiegazione sopra riportata, si potrebbe utilizzare anche quella data ieri ai microfoni di Sky dallo stesso Matteo Renzi:
"riflettiamo per evitare che accada una schifezza"
Schifezze, sottolineiamo. Un’altra schifezza però, non considerata dal Premier, sarebbe quella di non modificare le norme sulle partite Iva nell’ambito del Consiglio dei Ministri del 20 febbraio, così come aveva promesso di fare giorni fa.
Ricordiamo che il Governo aveva (e per certi versi ha ancora) la possibilità di intervenire sul regime dei minimi e sulla Gestione Separata, già all’interno del decreto Milleproroghe, ma esso è stato considerato sede inadatta per accogliere "i decreti fiscali".
A questo punto, ci si chiede quando, ma soprattutto se, avranno luogo i provvedimenti sulle partite IVA. Ricordiamo inoltre che il problema non riguarda solo la sede, ma anche le coperture. Apportare delle modifiche alle norme approvate con la Legge di Stabilità 2015 significa anche trovare delle coperture finanziarie che al momento non ci sono, tanto più che l’incostituzionalità della Robin Tax implica la perdita di un miliardodi euro di gettito per lo Stato.
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