Agli Oscar 2017 il regista iraniano Asghar Farahdi non ci sarà. La colpa è di Trump e di uno dei suoi ultimi provvedimenti oppure no? Ecco cosa sta succedendo.
Oscar 2017: Ashgar Farahdi non ci sarà per colpa di Donald Trump? Uno degli ultimi provvedimenti del presidente degli Stati Uniti d’America boicotta la presenza del regista del film candidato come miglior film straniero, Il Cliente, o c’è dell’altro? Ecco cosa sta succedendo ad Hollywood in queste ore.
Il governo di Donald Trump ha già iniziato a dare i suoi primi frutti contro il consenso popolare. Dopo la marcia delle donne nelle capitali europee e nelle maggiori città U.S.A., oltre alle rivolte popolari dopo la sua elezione, ora uno degli ultimi provvedimenti del presidente Trump è pronto a far parlare il mondo di Hollywood grazie all’esclusione di uno dei maggiori registi stranieri, Ashgar Farahdi, dalla cerimonia degli Oscar 2017.
Il regista di origine iraniana, che proprio agli Oscar 2017 rischia di portare a casa il premio come miglior film straniero con il suo Il Cliente, è rientrato in uno dei decreti sull’immigrazione stipulato da Donald Trump.
Corre voce che per Farahdi il presidente Trump avrebbe potuto fare un’eccezione. Lasciarlo fuori dalla premiazione degli Oscar 2017 sarebbe stato un ulteriore colpo all’industria di Hollywood, che già si era schierata contro il presidente Trump con discorsi pubblici e tweet. Farahdi però non è stato al gioco ed ha dichiarato i motivi per i quali non sarà alla cerimonia.
Vediamo ora cosa dice il provvedimento di Donald Trump che potrebbe causare l’esclusione del regista iraniano Ashgar Farahdi dalla notte degli Oscar 2017 e scopriamo perché il regista non ci sarà.
Oscar 2017: cosa dice il provvedimento di Donald Trump?
L’esclusione di Farahdi è la conseguenza di un ordine esecutivo presentato pochi giorni fa da Donald Trump, in cui è stato previsto un divieto d’ingresso negli Stati Uniti d’America per i cittadini di Paesi a minoranza musulmana. Nella lista di questi Stati non solo Libia e Somalia, ma anche Yemen, Iraq ed Iran, Paese dal quale il regista Ashagar Farahdi proviene.
Ashgar Farahdi, nello specifico, non potrà entrare negli Stati Uniti d’America prima del 26 febbraio 2017, giorno in cui avverrà la cerimonia degli Oscar.
Nello stesso provvedimento Trump ha previsto anche la sospensione dell’ingresso dei rifugiati negli Stati Uniti d’America per 120 giorni, oltre ad un divieto a tempo indeterminato per i rifugiati provenienti dalla Siria.
Le misure messe in atto da Trump sono già partite, causando notevoli problemi sui quali gli avvocati per la difesa dei diritti umani stanno già lavorando.
Oscar 2017: ecco perché Farahdi non ci sarà
Sebbene ci fosse una vaga possibilità di un’eccezione del provvedimento per Farahdi, il regista iraniano ha tolto tutti dall’imbarazzo, decidendo di non partecipare comunque agli Oscar 2017.
Nelle dichiarazioni che ha rilasciato, Farahdi ha parlato delle sue originarie intenzioni di partecipare all’evento degli Oscar 2017 per parlare anche della situazione del suo Paese alla stampa, oltre a rivelare il motivo per il quale non ci sarà:
“Avevo annunciato al mio distributore americano il giorno dell’annuncio delle candidature che sarei stato presente a questo grande evento culturale.
Adesso sembra, comunque, che la possibilità di questa presenza sia accompagnata da se e da ma, che per me non sono in alcun modo accettabili, anche se venissero fatte delle eccezioni per il mio viaggio”
Oscar 2017: il cast di Farahdi boicotta gli Oscar
La notizia dell’esclusione di Farahdi arriva dopo quella di una delle sue attrici di punta, protagonista proprio in Il Cliente, pellicola candidata all’Oscar come “Miglior Film Straniero”. Taraneh Alidoosti, insieme al cast ed alla produzione del film, ha deciso di boicottare la cerimonia degli Oscar 2017 come protesta contro i provvedimenti presi da Donald Trump contro i Paesi islamici.
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