Oro fermo ai minimi del 2010, ignorato il crollo sull’azionario in Cina

Flavia Provenzani

28 Luglio 2015 - 09:43

Nonostante il crollo del mercato azionario cinese, l’oro non gode dell’appeal da rifugio sicuro e rimane ai minimi di 5 anni e mezzo. Attesa per le dichiarazioni Fed.

Oro fermo ai minimi del 2010, ignorato il crollo sull’azionario in Cina

Il prezzo dell’oro (AUXUSD) continua ad oscillare attorno ai minimi di inizio 2010 nella giornata di martedì, riflettendo le esitazioni degli investitori a far salire le quotazioni in attesa delle dichiarazioni della Federal Reserve di mercoledì sera riguardo un’ormai vicino rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

La Federal Reserve ha già inaugurato una riunione di due giorni, a conclusione della quale ci aspetta che venga mostrato un aumento dei assi come certo sulla scia della crescita dell’economia degli Stati Uniti.

Un’ulteriore discesa del mercato azionario cinese, dopo ilcrollo sensazionale ai minimi del 2007 di lunedì, sta colpendo ancora le quotazione dell’oro, generalmente visto dagli investitori come un rifugio sicuro.

"Ciò che sorprende è che non si è registrato un’aumento della domanda di oro come rifugio sicuro, neanche dopo i forti movimenti al ribasso nel mercato azionario cinese”

ha detto Victor Thianpiriya, analista di commodities presso la ANZ Bank a Singapore.

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Il prezzo dell’oro è in leggero rialzo a quota 1.097,14 dollari l’oncia alle 09:30. Il metallo giallo era sceso a quota 1.077 dollari venerdì, il minimo di febbraio 2010, in continuazione di un trend ribassista di 5 settimane.

Le difficoltà del mercato azionario in Cina di questo mese la crisi del debito in Grecia non sono riuscite ad alimentare la richiesta di oro come rifugio sicuro, con il focus degli investitori che rimane tutto sull’aspettative del rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Questo ha rafforzato il dollaro USA, oscurando il fascino dei beni infruttiferi come quello dei lingotti.

La fiducia degli investitori sull’oro rimane debole dopo il crollo della scorsa settimana, accompagnato da grandi volumi di scambio a New York e a Shanghai. Il metallo prezioso ha perso più del 3 per cento la scorsa settimana, il calo più vasto da marzo.

La HSBC, che ha tagliato le previsioni sul prezzo dell’oro per quest’anno e il prossimo, ha detto che il metallo prezioso è destinato a rimanere sotto pressione nel breve termine e "potrebbe arrivare a breve distanza da $ 1.000/oncia prima di recuperare".

La causa più forte del calo dei prezzi dell’oro è l’imminente aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti; gli analisti sono in attesa di una conferma da parte della Fed a conclusione della riunione mercoledì sera.

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