In seguito alla presentazione delle novità fiscali per il 2015, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti sul Modello 730 Precompilato, definendo quali sono i casi di esclusione dai controlli fiscali.
Oltre alla Certificazione Unica, che sostituisce il vecchio CUD, l’altra importante novità fiscale di quest’anno è costituita dal Modello 730 Precompilato. I lavoratori dipendenti, pubblici e privati e i titolari di trattamento pensionistico, riceverranno, infatti, da quest’anno, in via sperimentale la nuova dichiarazione dei redditi precompilata dall’Agenzia delle Entrate.
I contribuenti dovranno, poi, decidere, se accettare integralmente la dichiarazione oppure integrarla con altri redditi che l’Agenzia delle Entrate non è riuscita a rilevare attraverso la Certificazione Unica, i dati delle precedenti dichiarazioni e i dati ottenuti da Banche e Assicurazioni.
Per quel che era dato sapere finora, sarebbero stati esclusi dai controlli fiscali tutti quei contribuenti che avrebbero accettato integralmente la dichiarazione, senza richiedere integrazioni. In occasione di Telefisco 2015, l’Agenzia delle Entrate ha, però, provveduto a fornire importanti chiarimenti, riguardo ai casi di esclusione dai controlli e alle tipologie di dati che saranno interessate da verifiche. Ecco quali sono.
Banche, Assicurazioni e Fondi
- Per il 2015 (periodo d’imposta 2014) sono esclusi dai controlli fiscali i dati riguardanti:
- Interessi passivi sui mutui;
- Assicurazioni;
- Pensioni Integrative e previdenza complementare;
- Potrebbero, invece, essere comunque soggetti a controlli fiscali:
- i dati inviati da banche, assicurazioni, fondi di previdenza che presentano delle anomalie;
Qualora in contribuente decida di utilizzare questi dati, che saranno inseriti in un prospetto separato dal Modello 730 Precompilato, per usufruire di detrazioni fiscali, la dichiarazione dei redditi sarà, comunque, considerata modificata e, quindi, potrebbe essere soggetta a controlli fiscali.
Per quanto riguarda i dati ottenuti da banche, assicurazioni e fondi pensioni, relativi a mutui, polizze e contributi, è stato chiarito che verranno integrati con quelli già presenti nelle banche dati del Fisco e che saranno utilizzati non solo per redigere il Modello 730 Precompilato ma anche per rilevare quelle situazioni che presentano le anomalie più vistose al fine di prevenire le situazioni a rischio di evasione fiscale.
Condizioni soggettive
Le verifiche fiscali vengono svolte nei confronti del contribuente che viene ritenuto responsabile di omissioni e inesattezze. In altri termini se un contribuente richiede una detrazione o una deduzione fiscale e, successivamente, il fisco, attraverso un controllo, rileva che il contribuente non è caratterizzato dalle condizioni soggettive che gli permetterebbero di ottenere la detrazione o la deduzione, sarà lo stesso contribuente a pagare e non sarà il Caf o il commercialista o il consulente del lavoro che ha inviato il Modello 730 Precompilato a pagare le eventuali imposte dovute, maggiorate con sanzioni e interessi.
Ravvedimento Operoso
Il nuovo Ravvedimento Operoso, potenziato dalla Legge di Stabilità attraverso l’introduzione di nuovi termini per le sanzioni e l’introduzione della possibilità di effettuarlo anche durante ispezioni e verifiche già in corso, non sarà però utilizzabile per correggerre la Certificazione Unica.
I sostituti d’imposta saranno, quindi, tenuti a inviare la Certificazione Unica entro il 7 Marzo, per fornire all’Agenzia delle Entrate tutti i dati riguardanti i lavoratori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi, utili a far pervenire ai contribuenti il Modello 730 Precompilato entro la data del 15 Aprile. E’ proprio questa tempistica estremamente serrata a impedire l’utilizzo dello strumento della Certificazione Unica che potrà essere corretta (eliminando eventuali inesattezze e omissioni) solo nei 5 giorni successivi alla scadenza del 7 Marzo.
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