Meeting BCE: quali misure monetarie saranno adottate dopo il crollo dell’inflazione?

Nicola D’Antuono

5 Febbraio 2014 - 07:26

Domani è in programma il meeting della BCE, impegnata a fronteggiare il forte calo dell’inflazione nell’area euro. Taglierà di nuovo i tassi? Quali effetti sul forex?

Meeting BCE: quali misure monetarie saranno adottate dopo il crollo dell’inflazione?

Il forte calo del tasso di inflazione a gennaio nell’area euro sta creando non poche preoccupazioni tra i policy makers di Francoforte, chiamati giovedì a dare una risposta forte ai rischi di deflazione. Gli analisti finanziari non si aspettano sin da subito un nuovo taglio dei tassi di interesse, come avvenuto ad esempio lo scorso novembre quando l’indice dei prezzi al consumo crollò pericolosamente sotto la soglia dell’1%. Tuttavia, ci sarà grande attesa per le parole di Mario Draghi, dal quale ci si aspetta qualche indicazione in più sulle strategie di politica monetaria da qui ai prossimi mesi. Gli esperti di Credit Suisse si aspettano un taglio dei tassi a marzo o ad aprile, anche perché l’inflazione viene stimata ancora in calo fino allo 0,4% il prossimo mese.

Gli specialisti della banca d’affari elvetica ritengono che nel 2014 l’inflazione sarà più bassa rispetto a quanto stimato dall’Eurotower nelle proiezioni di dicembre scorso. In un recente report Credit Suisse ha dichiarato che una soluzione percorribile potrebbe essere quella di un “tasso sui depositi marginalmente negativo all’interno di una politica di taglio de tassi in marzo o aprile”. Gli analisti della banca svizzera si aspettano un nulla di fatto nella riunione di giovedì, come del resto anche i colleghi di Crédit Agricole. Gli esperti della banca francese ritengono che ci sarà un taglio dei tassi di interesse di 10 punti base, ma solo nella riunione del mese prossimo.

Gli analisti dell’istituto di credito transalpino sottolineano come la BCE sia sempre molto riluttante a voler tagliare il tasso sui depositi su valori negativi, anche se alla fine dovrà fare sicuramente qualcosa nel corso dell’anno per sostenere la crescita e per risollevare l’inflazione dai valori minimi attuali. Sul forex la moneta unica continua a restare sotto pressione. Il tasso di cambio euro/dollaro orbita in area 1,35, ma al momento la risalita appare molto complicata. Da un punto di vista tecnico ci sono tutti i presupposti per un calo fino in area 1,34. Più complicata la situazione sul cross euro/yen, sceso sui minimi da oltre due mesi in area 136,20: qui appare decisamente possibile un ulteriore approfondimento bearish fino a 135 o 134.

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