Manovra, Renzi contro nuove tasse. Qual è la sua strategia?

Violetta Silvestri

2 Novembre 2019 - 18:13

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Manovra, Renzi contro nuove tasse. Qual è la sua strategia? Il leader di Italia Viva non risparmia critiche alle ultime decisioni del governo, da lui appoggiato. Perché?

Manovra, Renzi contro nuove tasse. Qual è la sua strategia?

Manovra, Renzi contro nuove tasse. In queste ore di frenetico lavoro per la definizione del documento di bilancio, il leader di Italia Viva torna a far parlare di sé. E, soprattutto, a lanciare commenti critici su alcuni punti già decisi dall’esecutivo ed approvati dalla maggioranza.

In un’intervista rilasciata al Messaggero, il senatore fiorentino chiarisce la sua linea politica e soprattutto la sua visione su tenuta del governo, Conte, manovra e prossimi obiettivi della legislatura.

Deciso a sostenere l’esecutivo e convinto che questo durerà fino al 2023, Matteo Renzi non risparmia frasi critiche al Presidente del Consiglio e lancia ricette tutte personali per la crescita economica del Paese.

La sua voce dissidente si leva anche nei confronti dell’ultima manovra, nello specifico contro le nuove tasse introdotte. Ma qual è la sua strategia?

Manovra, Renzi contro nuove tasse: “eliminare la mazzata alla classe media”

Quando si parla di manovra, Matteo Renzi mette subito in chiaro che Italia Viva ha avuto un ruolo chiave per scongiurare l’aumento dell’IVA e l’inasprimento delle tasse su casa, gasolio e cellulari.

La sua politica del No tax si traduce, quindi, in una dura critica nei confronti delle ultime decisioni dell’esecutivo. Il leader di Italia Viva parla di tre errori da eliminare quando si riferisce alle imposte su plastica, zucchero e auto aziendali. Le nuove tasse sono una “inspiegabile mazzata alla classe media”, stando alle dichiarazioni di Renzi.

Far quadrare i conti è possibile anche senza introdurre aumenti fiscali. Il senatore fiorentino spiega la sua ricetta:

“Servono meno di 2 miliardi di euro. Non stiamo parlando di cifre enormi: lo 0.1% del Pil. Ci sono tante soluzioni. Se il cuneo parte a settembre anziché a luglio, il problema è risolto. E per l’anno successivo basta diminuire di una cifra analoga il cashback”.

Numeri e soluzioni ben chiare nei progetti di Renzi, che però rischiano di restare fermi considerando i difficili equilibri della maggioranza e le proposte già decise e introdotte in manovra.

Qual è, dunque, la strategia del leader di Italia Viva? Il suo attaccamento al governo è forte e intenzionato a restare tale fino al 2023. Perché, allora, tanti distinguo e voci critiche nei confronti della Legge di Bilancio 2020?

La mossa di Renzi sembra essere quella di appoggiare l’esecutivo, ma allo stesso tempo prenderne le giuste distanze per preparare, gradualmente, il consenso politico verso il suo partito alle elezioni nazionali prossime. E stabilire, già da adesso, una linea chiara su come far crescere l’Italia, discostandosi sia da Matteo Salvini che dal Movimento 5 Stelle e anche da Nicola Zingaretti e tutto il PD.

Renzi: la legislatura fino al 2023 per raggiungere due obiettivi

Matteo Renzi è convinto che la legislatura durerà fino alla fine prevista per il 2023.

“Siamo una democrazia parlamentare e in Parlamento c’erano, ci sono e ci saranno i numeri per un governo che non ci spinga fuori dall’Europa.”

Queste le parole del leader di Italia Viva, che ci tiene a precisare l’intenzione di appoggiare l’esecutivo a prescindere dalla permanenza di Giuseppe Conte come Presidente del Consiglio. Due, infatti, sono gli obiettivi fondamentali che la legislatura deve concretizzare: l’elezione del Presidente della Repubblica nel 2022 e ridurre il costo degli interessi sul debito.

Una prospettiva chiara, quella di Matteo Renzi, che pare rispondere a più esigenze. Da una parte c’è sicuramente l’intento di non consegnare l’Italia nelle mani del centrodestra nell’eventualità di elezioni anticipate, dall’altra è palese la volontà di Italia Viva di prendere tempo per crescere come partito nei consensi.

Elezioni a breve non sarebbero così positve per Renzi.

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