Macron “copia” i 5 Stelle: in Francia arriva il Reddito Universale contro la povertà

Alessandro Cipolla

13 Settembre 2018 - 16:00

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Emmanuel Macron ha presentato il suo piano contro la povertà in Francia: nel 2020 sarà attivo il Reddito Universale, con un investimento di 8 miliardi.

Macron “copia” i 5 Stelle: in Francia arriva il Reddito Universale contro la povertà

Cosa potrà mai accomunare il presidente francese Emmanuel Macron e il Movimento 5 Stelle? Alla luce anche dello scontro sui migranti, verrebbe da pensare che l’unica affinità è quella di essere riusciti in breve tempo ad andare al governo creando un partito dal nulla.

Invece il “liberale” Macron e i “populisti” dei 5 Stelle hanno una cosa in comune: di fronte a dei sondaggi negativi, il leader di En Marche! ha presentato il suo Reddito Universale contro la povertà, una misura simile al Reddito di Cittadinanza che i pentastellati vogliono a ogni costo inserire nella legge di Bilancio 2019.

Il Reddito Universale di Macron

In teoria Oltralpe la proposta di un Reddito Universale non è del tutto nuova. Nel 2017 infatti, in piena campagna elettorale, a proporla fu il candidato del Partito Socialista Benoît Hamon, che alle urne però non arrivò a prendere neanche il 7%.

Un anno e mezzo dopo ecco però che la misura è tornata d’attualità, con Emmanuel Macron che ha annunciato l’avvio di questo piano per il contrasto della povertà in Francia che prenderà il via nel 2020.

I cugini transalpini al momento hanno già una sorta di reddito minimo garantito, l’assegno è di 550 euro al mese, a cui hanno diritto tutte le persone senza lavoro e senza sussidi di disoccupazione.

Il Reddito Universale, che avrà un importo ancora da stabilire, sarà accessibile a tutte quelle persone, anche dai lavoratori quindi, che non riescono a raggiungere la soglia che verrà stabilita.

Il Reddito dovrà garantire una soglia minima di dignità a tutti - ha spiegato Macron - e sarà Universale perché ognuno potrà accedervi, dal momento in cui i suoi redditi passeranno sotto una certa soglia”.

Il progetto per il quale verranno stanziati 8 miliardi nei prossimi quattro anni, non prevedere soltanto l’erogazione dei sussidi: per cercare di incrementare il numero delle donne lavoratrici, verranno costruiti nuovi asili nido nelle zone più in difficoltà.

Un Reddito di Cittadinanza alla francese

Leggendo la proposta del Reddito Universale di Macron appare lampante come questa, non solo sembri assomigliare, ma appaia del tutto identica al Reddito di Cittadinanza targato Movimento 5 Stelle.

Aspettando di capire in Francia quale soglia verrà stabilita, da noi i pentastellati hanno calcolato 780 euro, entrambi i provvedimenti si basano su uno stesso principio: nessun cittadino deve vivere con entrate inferiori al livello di povertà.

Uguale anche la conditio sine qua non per ricevere l’assegno: prendere parte a un percorso di inserimento nel mondo del lavoro, non potendo rifiutare più di due lavori proposti pena la sospensione dell’erogazione.

Curiosa è poi anche la situazione politica in cui è maturata la svolta. Macron infatti, dopo neanche due anni all’Eliseo, ha visto crollare la sua popolarità al 25%, record negativo per un presidente francese. Anche l’odiato Holland fece di meglio.

La mossa del Reddito Universale fa il paio quindi al feroce pressing dei 5 Stelle sul ministro Tria per includere il Reddito di Cittadinanza nella legge di Bilancio: uno strano destino questo che accomuna quei due poli che, a maggio, sfideranno alle prossime elezioni europee.

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