M5S mozione di sfiducia contro il ministro Lotti: “Grave coinvolgimento nel caso Consip”

Alessandro Cipolla

3 Marzo 2017 - 11:23

Il Movimento 5 Stelle ha presentato sia alla Camera che al Senato una mozione di sfiducia contro il ministro allo Sport Luca Lotti: “Grave coinvolgimento nel caso Consip”.

M5S mozione di sfiducia contro il ministro Lotti: “Grave coinvolgimento nel caso Consip”

Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia contro il ministro dello Sport Luca Lotti sia alla Camera che al Senato.

Questo è quanto si apprende da una nota congiunta firmata dai portavoce pentastellati alla Camera e al Senato Vincenzo Caso e Michela Montevecchi, dove si chiede che il ministro venga allontanato dal governo.

Luca Lotti al momento è indagato dalla Procura di Roma per favoreggiamento e rivelazione di segreto nel caso delle presunte mazzette all’interno della Consip, con il ministro che ha sempre fortemente respinto ogni accusa.

Intanto però anche Beppe Grillo dal suo blog attacca sulle ultime vicende relative all’inchiesta Consip. I renziani però fanno quadrato attorno al proprio ministro, ma la mozione di sfiducia al Senato potrebbe trovare anche i numeri per passare.

Mozione di sfiducia M5S contro Luca Lotti

Calata momentaneamente la pace sopra i cieli romani, il Movimento 5 Stelle torna ad attaccare l’establishment renziano, soprattutto alla luce dei grossi sviluppi che sta prendendo l’inchiesta Consip, dove si indaga su degli appalti per un valore totale di quasi 2,7 miliardi.

Il ministro dello Sport Luca Lotti è indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto.

Secondo gli inquirenti, l’ex sottosegretario alla Presidenza avrebbe avvertito, assieme al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il generale Emanuele Saltalamacchia, il presidente della Consip Luigi Ferrara della presenza di cimici all’interno della società pubblica, microspie che poi sarebbero state trovate e tolte.

A tirare in ballo Lotti è stato Luigi Marroni, amministratore delegato della Consip nel cui ufficio erano state messe dagli inquirenti le cimici poi trovate dopo la presunta soffiata arrivata dall’alto.

Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati anche di Tiziano Renzi e l’arresto per corruzione dell’imprenditore Alfredo Romeo, il Movimento 5 Stelle quindi attacca il ministro, chiedendo che venga sfiduciato attraverso una mozione.

Al di là degli aspetti giudiziari sui quali farà luce la magistratura, riteniamo gravissimo, da un punto di vista politico, il coinvolgimento del fedelissimo di Matteo Renzi, nell’indagine Consip. Alla luce dell’arresto dell’imprenditore Alfredo Romeo, che coinvolge sempre di più il giglio magico nella vicenda giudiziaria, riteniamo che non sia più tollerabile la presenza di Lotti nel governo Gentiloni.

Questa è la nota congiunta presentata dai portavoce del Movimento 5 Stelle Michela Montevecchi e Vincenzo Caso, ma sulla vicenda Consip ha tuonato anche Beppe Grillo dal suo blog, definendo gli sviluppi giudiziari come una bomba atomica sulla politica italiana.

La mozione di sfiducia pentastellata contro il ministro Lotti quindi a breve approderà in Parlamento. Se alla Camera la maggioranza è più che blindata, al Senato invece i numeri scricchiolano.

Molto dipenderà da come voteranno i senatori di Democratici e Progressisti, che al momento non si sbilanciano a riguardo. Se dovessero esprimersi a favore, i numeri sarebbero veramente risicati anche in virtù delle grane giudiziarie recenti di Denis Verdini, che con i suoi spesso ha dato più di una mano al Senato al precedente governo Renzi.

Mozione di sfiducia, l’ira di Lotti

Dopo un periodo di silenzio, anche Luca Lotti è tornato a parlare dopo che il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, affidando ad un post su Facebook la sua reazione in merito alla mossa dei grillini.

Lotti quindi si dice stufo dell’atteggiamento del Movimento 5 Stelle, ribadendo di essere una persona seria, perbene e totalmente estranea alle accuse che gli sono state rivolte dagli inquirenti romani.

In difesa del ministro Lotti sono arrivati anche i commenti di diversi parlamentari renziani, che hanno sottolineato come il garantismo del Movimento 5 Stelle sia durato solo il tempo dell’inchiesta sulla sindaca Virginia Raggi.

Dichiarazioni e prese di posizioni a parte, la situazione politica del famigerato “giglio magico” non è mai stata così delicata. Renzi è in difficoltà, con Franceschini che vorrebbe correre in suo aiuto proponendo di rimandare le primarie del Pd.

Se questo avverrà lo sapremo durante la prossima settimana, quando probabilmente sarà anche calendarizzata la votazione sulla mozione di sfiducia presentata sia alla Camera che al Senato dal Movimento 5 Stelle.

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