Intervistato dal Corriere, Davide Casaleggio parla del prossimo candidato premier del Movimento 5 Stelle e delle elezioni politiche e in Sicilia.
Davide Casaleggio torna a parlare del Movimento 5 Stelle, affidandosi a una intervista rilasciata al Corriere della Sera per fare il punto della situazione in casa pentastellata dopo la pausa estiva.
Per il Movimento infatti sarà un autunno molto delicato: il 24 settembre ci saranno le primarie per designare il candidato premier alle politiche, mentre il 5 novembre poi sarà il giorno delle elezioni regionali in Sicilia.
Due date queste che potrebbero segnare il destino dei grillini, visto che al momento gli ultimi sondaggi politici li attestano come primo partito del paese e anche in Sicilia il candidato Giancarlo Cancelleri viene dato di un soffio in vantaggio sul centrodestra.
Davide Casaleggio quindi non si nasconde, ribadendo come il Movimento 5 Stelle nutra concrete speranze di vincere prima in Sicilia e di finire poi davanti a tutti anche alle elezioni politiche nel 2018.
Casaleggio fa il punto sul Movimento 5 Stelle
Davide Casaleggio non è uno che ama apparire in TV o rilasciare dichiarazioni alla stampa. Un po’ come era per il padre, il giovane imprenditore preferisce concentrarsi sul proprio lavoro e agire da dietro le quinte.
Il momento però per il Movimento 5 Stelle è importante, così ecco Casaleggio fare uno “strappo alla regola” e rilasciare un’intervista al Corriere, dove colpiscono le risposte quasi telegrafiche rilasciate al giornalista, come se si trattasse di una tediosa pratica da dover al più presto sbrigare.
Il primo pensiero naturalmente va alle ormai imminenti primarie del 24 settembre dove si andrà a scegliere il candidato premier per le prossime elezioni politiche. “Nessun ritardo. Si sta procedendo nei tempi giusti. Chi verrà scelto, verrà scelto per il lavoro svolto in questi anni, non per queste due settimane”.
Casaleggio quindi non ci sta a prestarsi al gioco di chi ipotizza che queste votazioni siano state ritagliate ad hoc per garantire un plebiscito a Di Maio. “La scelta sarà degli iscritti, come è sempre stato”.
In Sicilia invece il candidato è già stato scelto ed è dato come il grande favorito dai sondaggi, tanto che il figlio del guru del Movimento 5 Stelle si sbilancia fino ad ammettere che nell’ambiente grillino c’è grande fiducia riguardo il poter vincere sull’isola.
Il gruppo siciliano sta facendo un lavoro straordinario, io ho un altro ruolo. Ma qualora sia richiesta la mia presenza, ci sarò, come ho sempre fatto. È un traguardo importante, non lo nego. Ci crediamo: può essere la prima regione governata dal Movimento. La scelta è dei siciliani. Gli altri partiti propongono volti che provengono dal passato, il Movimento propone alla Sicilia il futuro.
Un cambiamento che Casaleggio spera possa avvenire anche a livello nazionale, con il Movimento 5 Stelle che “oggi è la prima forza politica italiana e ha tutte le carte in regola per andare al governo del Paese”. Se in Sicilia però la vittoria sembrerebbe essere alla portata, più ardua appare l’impresa per quanto riguarda le elezioni politiche.
Tra la Sicilia e le elezioni politiche
Le parole rilasciate da Davide Casaleggio confermano quello che ormai si era capito da settimane: queste elezioni regionali in Sicilia avranno una grande importanza e potrebbe influenzare anche il voto delle politiche.
Tutti i principali partiti infatti hanno occupato gran parte della loro pausa estiva nel definire la migliore strategia possibile. Mentre il Movimento 5 Stelle da tempo ha scelto il suo candidato, il centrodestra è stato in dubbio fino a pochi giorni fa sulla figura di Nello Musumeci, mentre nel centrosinistra ancora c’è grande confusione. Oltre a Fabrizio Micari, sostenuto da PD e da Alfano, c’è anche Claudio Fava caldeggiato dagli scissionisti e da Sinistra Italiana.
Al momento in Sicilia sembrerebbe essere un testa a testa tra i 5 Stelle e il centrodestra. Le divisioni in seno al centrosinistra e i cinque anni non proprio brillanti dell’ex governatore Rosario Crocetta, parrebbero infatti aver tagliato fuori dai giochi il Partito Democratico.
Sia il Movimento 5 Stelle che il centrodestra sperano di vincere in Sicilia per ottenere quello slancio necessario per prendere il volo anche per quanto riguarda la campagna elettorale delle elezioni politiche. Casaleggio questo lo sa bene così come è perfettamente conscio che nella prossima primavera il discorso però sarà completamente diverso.
Al Movimento 5 Stelle potrebbe infatti non bastare arrivare prima alle elezioni politiche: senza il raggiungimento del 40% per formare un governo servirà il determinante appoggio di altre forze politiche.
Il mantra grillino è sempre quello: nessun apparentamento o alleanza con altri partiti. Se però si vorrà governare sarà necessario scendere a compromessi, altrimenti se non si cambierà questa legge elettorale il Movimento 5 Stelle sarà destinato per sempre a ottenere ottimi riscontri elettorali ma a rimanere, al tempo stesso, per sempre all’opposizione.
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