Investimenti sostenibili: nasce Ecomill per il green equity crowdfunding

Giulia Adonopoulos

10 Aprile 2019 - 11:28

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Il mercato del crowdfunding energetico è in crescita: con Ecomill, la prima piattaforma italiana di green equity crowdfunding, si può investire in progetti dedicati all’ambiente e alle rinnovabili.

Investimenti sostenibili: nasce Ecomill per il green equity crowdfunding

Il mercato dell’equity crowdfunding italiano ha un nuovo player. Si tratta di Ecomill, la prima piattaforma di equity crowdfunding energetico in Italia.

Fondato da Chiara Candelise e Fabio Malachini, il portale è focalizzato su progetti nei settori dell’energia, dell’ambiente e del territorio, e su investimenti sostenibili. Anche se investire tramite crowdfunding nel settore delle rinnovabile è già possibile grazie a portali come WeAreStarting o Mamacrowd (per saperne di più leggi Equity Crowdfunding e Rinnovabili: un binomio vincente, Ecomill vuole essere il punto di riferimento in Italia per chi è in cerca di opportunità di investimento nel settore energetico e ambientale.

Il primo progetto attivo sulla piattaforma sarà quello di Welfare Efficiency Piemonte, società che nasce con l’obiettivo di effettuare una riqualificazione energetica in modalità partecipata del centro medico Reabilitiamo di Chieri (Torino), che offre servizi sanitari innovativi di riabilitazione e prevenzione volti a migliorare la salute e il benessere dei cittadini nel territorio.

Ecomill vanta la partnership di Banca Etica, istituto di credito specializzato nella finanza etica e alternativa, che metterà a disposizione le sue competenze e i suoi servizi per gli aspetti finanziari e socio ambientali nella selezione dei progetti e degli investimenti e valuterà il rilascio del proprio endorsement ai progetti proposti dalla piattaforma.

Come e perché investire in economia sostenibile

Investire in progetti di startup e imprese innovative su Ecomill è semplice (leggi la nostra guida a Come funziona l’equity crowdfunding) e non richiede grandi somme di denaro. Uno studio (di cui parliamo di seguito) dimostra come i progetti presentati sulle piattaforme di crowdfunding offrano ai cittadini investitori rendimenti medi tra il 4 e il 9%. Ma oltre a ottenere buoni ritorni economici, supportare economicamente progetti di economia sostenibile significa contribuire direttamente alla transizione energetica e alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili.

Dall’altra parte, gli imprenditori che hanno bisogno di fondi possono accedere al capitale facilmente, tramite un canale innovativo e alternativo che sta acquisendo sempre maggiore popolarità. Leggi anche i vantaggi dell’equity crowdfunding per le imprese

I numeri del mercato

Il crowdfunding come strumento di finanziamento a supporto del settore energetico piace sempre di più. Ne sono testimonianza alcuni casi di successo (come quello di Green Energy Storage su Mamacrowd), ma lo dimostra anche la crescita in Europa di cooperative energetiche e di modelli partecipativi per lo sviluppo di investimenti in energia rinnovabile.

Ad analizzare il ruolo del crowdfunding nel settore energetico e a fornire i dati su questo trend ci ha pensato proprio la co-founder di Ecomill Chiara Candelise, economista con oltre 15 anni di esperienza in istituzioni e università in Italia e all’estero, esperta di fintech energetico ed autrice del primo studio europeo sul crowfunding nel mondo dell’energia.

Il crowdfunding energetico nasce intorno al 2012 e ad oggi ci sono 29 piattaforme specializzate dedicate a investimenti energetici. Anno dopo anno il numero di progetti finanziati sulle piattaforme è cresciuto costantemente, passando dai 29.659 milioni di euro circa del 2012 a più di 320.765 milioni di euro raccolti a dicembre 2017.

L’ambito più gettonato è quello dell’energia rinnovabile, con il fotovoltaico che rappresenta il 70% del totale finanziato; nel frattempo crescono i progetti nel settore dell’efficienza energetica e della bioenergia.

Dallo studio emerge che oltre il 90% delle piattaforme attive sono di tipo equity e lending, quindi finalizzate all’investimento e alla raccolta di capitali, mentre la restante percentuale è di tipo donation o reward (modello Indiegogo e Kickstarter, per intenderci). Nell’equity, lo ricordiamo, gli investitori acquisiscono quote delle aziende beneficiando dei dividendi emessi in funzione della performance economica dell’investimento sottostante; nel lending si presta denaro in cambio di una remunerazione futura che può anche basarsi sulla vendita dell’energia rinnovabile prodotta attraverso il progetto stesso.

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